Stranger Things è solo un sogno? La teoria più odiata dai fan è sempre più vicina

Tutte e cinque le stagioni di Stranger Things sono frutto della fantasia di uno dei personaggi? La teoria che impazza sul web.

Il secondo volume di Stranger Things, proprio come il primo uscito lo scorso 27 novembre su Netflix, ha letteralmente incendiato la piattaforma. Dopo giorni di attesa al termine di un quarto episodio epocale, i fan ora non aspettano altro che il gran finale: l'episodio conclusivo sarà infatti disponibile sulla piattaforma l'1 gennaio e avrà una durata di oltre due ore. Un vero e proprio film che termina in modo assolutamente grandioso, la serie certamente più rilevante e ben fatta degli ultimi anni.

Ma come finirà Stranger Things? Da che parte sta davvero il male e chi sono stati gli artefici reali di tutto quello che abbiamo visto fino ad ora, sempre se quello che abbiamo visto non basta a dipingere un quadro coerente e lineare? Sono giorni di grandi teorie sui social, provenienti da fan sparsi in tutto il mondo. Una in particolare è nei post di molti da diversi anni ormai: l'epopea ideata dai fratelli Duffer non è altro che frutto della mente di uno dei protagonisti?

Stranger Things 5: la serie è solo un sogno di Mike?

Ad alimentare questa teoria ci sono due elementi importanti: il primo riguarda l'apertura della serie. La stagione 1 comincia con i protagonisti principali che giocano a Dungeons and Dragons: le statuine che utilizzano saranno poi protagonisti reali della serie e a muoverli, è sempre e solo Mike. Will è lo stregone, sua sorella Holly apre porte e Undici vola. Tutte queste cose, dette dal personaggio in relazione al gioco, si sono sempre realizzate. A supporto di questa teoria ci sono delle immagini rubate dall'ultimo giorno di riprese di Stranger Things 5. C'è solo Mike da adulto: segnale che il tutto è stato davvero un'invenzione che ricorda, magari con tenerezza e nostalgia ora che è un uomo?

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Mike interpretato da un giovanissimo Finn Wolfhard nella prima stagione di Stranger Things

Ultimo, ma non per importanza, un elemento ricorrente con cui si aprono tutte e cinque le stagioni della serie: Mike è sempre in ritardo. La quinta stagione si chiuderà con qualcuno che lo scuote per un braccio mentre è assorto nei suoi pensieri, oppure, intento a scrivere il grande romanzo che racconta le cinque stagioni della serie? Quello che abbiamo visto è stato solo e unicamente frutto della sua immaginazione? I fratelli Duffer non lasciano nulla al caso e sia il fatto che sia stato Mike a 'decidere' i ruoli dei suoi amici e a infondere loro coraggio, più la dinamica del ritardo ricorrente, non possono essere un caso. Sarebbe un finale geniale, ma che lascerebbe troppi fan con l'amaro in bocca e poco stupiti, siccome tale teoria circola da anni su blog e social vari.

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