L'esperienza di un influencer al ristorante di Lino Banfi: cosa è andato storto.
Tra i tanti vip che hanno deciso di lanciarsi nel mondo della ristorazione, anche Lino Banfi ci ha messo del suo. Ormai da anni, il noto attore pugliese ha aperto un'orecchietteria a Roma. C'è da aspettarselo: il locale riflette le sue origini pugliesi in tutto e per tutto e non solo per quanto riguarda il menù. L'interno è ricco di immagini, citazioni e statuette che lo ritraggono. Spunta anche una cartina gigante che ritrae la regione Puglia e i principali alimenti tipici collocati nel capoluogo di riferimento. Dalla burrata alle orecchiette, passando per i panzerotti alla focaccia barese e i vini tipici.

Un trionfo di sapori e ricette che caratterizzano uno dei posti dove si mangia meglio in Italia. L'orecchietteria promette proprio questo: farti sentire in Puglia anche se sei nella Capitale, riportandoti lì se ci sei stato, oppure farti conoscere tutta la sua ricchezza attraverso un boccone. Le aspettative sono alte, anche considerando il concept del locale e le radicate radici di Banfi. Tutto questo avrà soddisfatto l'influencer che ha deciso di raccontare sui social questa esperienza? Vediamo cosa ha mangiato, quanto ha pagato e le sue impressioni.
Mangia da Lino Banfi: il menù e i prezzi dell'orecchietteria
Il menù è naturalmente ispirato alle ricette e ai sapori pugliesi. Comprende dunque i capisaldi della tradizione culinaria con un tocco contemporaneo. Nel massimo rispetto della tradizione però, ci sono anche delle eccezioni con alcune rivisitazioni. L'influencer @nick_radogna ha cominciato con il classico panzerotto. Si è subito lamentato per la grandezza, il prezzo e il ripieno: 6 euro per un piccolo panzerotto, con pomodoro e mozzarella frullati: non certo un sapore e una consistenza simili a quelli dell'originale a detta del creator: "Ci sono rimasto male", ha detto dopo averlo terminato. Ha continuato quindi con i primi.
@nick_radogna Fa SCHIFO il Ristorante di Lino Banfi? 🍝 E mo lo scporiamo insieme! #orecchietteriabanfi #linobanfi #roma
La prima versione è al pomodoro, con tarallo pugliese sbriciolato e un'importante quantità di peperoncino. L'unica nota stonata, quella piccante, che potrebbe coprire il resto della combinazione del condimento scelto per quella portata. La seconda versione è con un pesto di rucola, basilico, mandorle, pomodorini e cacio ricotta. Anche in questo caso un'esplosione di sapori, che ha portato l'influencer ha fare una generosa scarpetta con pane e focaccia presenti al tavolo. Tutto brandizzato, dai sacchetti del pane alle bottiglie delle bibite. Queste pietanze più due coperti e il beveraggio, sono costate 38 euro. Considerando gli ingredienti di prima qualità, le porzioni e il 'brand', ci può stare. Il flow nei commenti è misto: dipende sempre da abitudini e gusti. Sicuramente un'esperienza da provare, assaggiando magari altre ricette e combinazioni consigliati all'interno del locale.
