Su Rai 1 è andata in onda la seconda puntata di Sandokan con Can Yaman, ma non è lui l'unico 'cuore' della serie evento.
Dopo il successo de Il Conte di Montecristo, per la Rai un'altra serie evento domina il palinsesto pre-natalizio. Sandokan con Can Yaman non ha affatto deluso le aspettative. Se la prima puntata, nonostante l'esordio ottimo ha lasciato parte della platea perplessa, il quarto e quinto episodio hanno nettamente convinto chiunque. Un mix tra dialoghi, effetti speciali, sceneggiatura e ambientazioni selvagge. Tutto è come deve essere, e a dirlo sono soprattutto coloro che hanno amato la prima trasposizione con Kabir Bedi.
Sandokan è un simbolo della cultura pop italiana, ora anche contemporanea grazie a questo rifacimento targato Lux Vide. Naturalmente, molto lo si deve al protagonista. Can Yaman si è lanciato in questo ruolo con anima e corpo: la speranza di riuscirci fino alla fine nonostante la pandemia, i duri allenamenti e una dieta per perdere dieci kili. Tutto questo ha portato i suoi frutti, ma ci ha permesso anche di capire che, forse, il cure di questo Sandokan, non è solo Sandokan.
Sandokan con Can Yaman: Alessandro Preziosi è il cuore pulsante della fiction
Difficile aspettarsi una delusione quando a recitare in una serie, è un attore del calibro di Alessandro Preziosi. L'attore campano è uno tra i più versatili e poliedrici della scena contemporanea. Abile e talentuoso in ruoli drammatici, ma anche e soprattutto in performance più comiche e avventurose. In Sandokan è Yanez, il compagno che affianca il protagonista e che diventa una spalla a tutti gli effetti nelle varie imprese che vengono compiute. Yanez di Preziosi è però qualcosa in più: è quella sfumatura di saggezza e ironia che smorza, che rende la serie più italiana e vicina al pubblico di Rai 1. I due attori mostrano una chimica pazzesca: come se fossero amici da una vita e oltre.

L’attore attraversa un momento particolarmente brillante della sua carriera. Passa con agilità da ruoli complessi e celebri a interpretazioni più autoriali, spesso legate a produzioni internazionali. Questo equilibrio convince pubblico e critica, soprattutto ora che il nuovo evento domina le conversazioni online grazie agli ottimi risultati di share e Auditel. Il suo Yanez de Gomera sorprende. L'interprete napoletano offre una versione ironica e carismatica, lontana da qualsiasi imitazione stereotipata. Abbandona la lettura più rigida del personaggio salgariano e costruisce un Yanez pieno di sfumature: lucido, strategico, disincantato, sempre pronto a stemperare la tensione con una punta di humor. Si muove accanto al protagonista senza sovrastarlo e senza perdere potenza scenica. Fiuta il pericolo, sceglie quando agire d'istinto e quando essere diplomatico. La decisione di affidare il ruolo ad Alessandro Preziosi risulta vincente. Il suo fascino maturo e controllato rende credibile un anti-eroe capace di dialogare con il pubblico di oggi. Questo equilibrio tra tradizione e contemporaneità ha conquistato chi ha seguito il debutto su Rai 1.
