Alessandro Borghese sbarca a Torino per un viaggio enogastronomico alla scoperta di una terra ricca e meravigliosa.
Un nuovo viaggio per Alessandro Borghese, che per registrare le puntate di 4 Ristoranti, gira l'Italia alla scoperta di nuovi sapori e posti da scoprire. Dopo l'Emilia Romagna e una serie di leccornie tradizionali e golosissime a Modena, è stata la volta del Piemonte. Il popolare chef, ormai volto televisivo e social a tutti gli effetti, ha dato vita a un vero e proprio format collaterale alla seguitissima trasmissione. Sui suoi profili social, pubblica delle immagini di quella che sarà la tappa che scopriremo in tv e ne elenca i punti di forza.
Non solo dal punto di vista culturale e geografico, ma soprattutto gastronomico. Come ha fatto in precedenza, dunque, anche in relazione a Torino ha elencato cosa mangiare una volta giunti nel capoluogo Piemontese. Una serie di leccornie che magari conoscete o avete già assaggiato, ma c'è sempre tempo per appassionarsi a nuovi piatti e ricette, magari se desiderate, per replicarle anche a casa. Il principe indiscusso? Naturalmente il vitello tonnato, ma non è il solo.
Alessandro Borghese a Torino: cosa mangiare in un weekend nel capoluogo piemontese
Ai piedi delle Alpi vive una Torino che conserva un carattere caldo e accogliente, dove l'eredità sabauda convive con una creatività sempre in movimento. Tra piazze scenografiche, antichi caffè e palazzi che portano con sé secoli di storia, la città mostra un’anima elegante, ma anche profondamente legata alle sue radici popolari. Basta oltrepassare la Mole per sentirlo: dietro ai ristoranti alla moda e ai locali della movida sopravvive un tessuto di tradizioni che non ha mai smesso di pulsare. Le piole, un tempo piccole osterie di quartiere, custodiscono questo spirito meglio di chiunque altro.

Il Piemonte arriva sicuramente in tavola senza filtri: profumi e sapori che raccontano intere generazioni. Agnolotti fumanti, brasati succosi e morbidi, bagna cauda profonda e confortante. Poi c'è lui, il re: il vitello tonnato, simbolo indiscusso della cucina regionale. Le sue origini risalgono tra Settecento e Ottocento, quando nasce come piatto elegante, preparato con una salsa sottile e priva di maionese, che lasciava emergere ogni sfumatura della carne. Col tempo è diventato un classico trasversale, presente tanto nelle case borghesi quanto nelle tavolate più semplici, sempre fedele a sé stesso. Ogni forchettata continua a raccontare la sobrietà, la fierezza e la generosità di una terra che non dimentica mai le proprie radici.
