RaiPlay riscopre un film pluripremiato, ironico e dissacrante: il ritorno intramontabile di Woody Allen.
Finalmente gratis su RaiPlay: La dea dell'amore. Un film che ha segnato un momento preciso nel cinema degli anni '90, conquistando una vasta fetta di pubblico e ottenendo premi importanti. Mira Sorvino per la sua interpretazione vinse l'Oscar nel 1996: solo questa informazione basta per far scattare immediatamente la curiosità. C'è di più però: la sua Linda resta uno dei personaggi più luminosi, buffi e umani nell'intera filmografia del genio Woody Allen. L'occasione di poter scoprire o riscoprire questo film oggi, ha i suoi vantaggi. Un titolo che arriva in un momento in cui le principali piattaforme, puntano su titoli aggressivi e appartenenti a generi completamente diversi. Ritrovare una commedia così elegante e ritmata, è una boccata d'aria. Su RaiPlay si trova senza costi e lascia quella sensazione che solo il cinema è in grado di regalare.
Allen costruisce un racconto che fonde New York con la tragedia greca. Un mix che funziona ancora oggi, in quanto sottolinea quanto siano assurdi i problemi contemporanei e li dipinge come delle vere e proprie imprese epiche. Allen interpreta Lenny, personaggio che vive con una nevrosi quotidiana che diventa comica. Vuole scoprire a tutti i costi chi è la madre del suo figlio adottivo, e finisce così per incontrare Linda, una sex worker che annienta tutti i suoi pregiudizi. Ed è qui che entra in scena la Sorvino, l'anima di questo film. La sua voce roca, il modo di camminare e la tenerezza non voluta con cui parla della sua vita, hanno convinto l'Academy a darle il Premio più ambito per chi fa il suo stesso mestiere. Guardarla oggi è ancora più interessante: resta fragile, impulsiva e tagliente. Questa autenticità la rende unica

La dea dell'amore è il film di dicembre su Raiplay, ma non solo per Allen e Sorvino: perché riscoprirlo e non lasciarlo più
Il film costruisce una commedia che non si limita a far sorridere. Mostra le frustrazioni della coppia borghese attraverso Amanda (Helena Bonham Carter), racconta l'illusione del salvare qualcuno, ci fa muovere tra ambizioni, fallimenti e piccole epifanie. E mentre tutto accade, quel coro greco continua a intervenire e a ricordare che il destino non lo controlliamo, lo attraversiamo. A distanza di quasi trent'anni, La dea dell'amore conserva un valore speciale. Parla di genitorialità con una sincerità che oggi suona ancora più attuale, soprattutto nelle società dove il talento dei figli viene trasformato in un trofeo da esibire.
Racconta lo stigma sociale che colpisce Linda usando un linguaggio comico che però lascia emergere la crudeltà dei giudizi. E smonta l'idea che i sentimenti seguano un ordine logico: qui tutto nasce dal caos, eppure tutto trova una sua collocazione. La presenza su RaiPlay non rappresenta solo un'occasione di recupero. È un invito a riscoprire un film che ha collezionato oltre 20 riconoscimenti, tra Oscar, Golden Globe e premi della critica, e che continua a parlare con una freschezza sorprendente. Un'opera così non dovrebbe passare inosservata. Ora che è gratuita, guardarla diventa quasi un gesto naturale. E una piccola, preziosa occasione di bellezza.
