Un Professore 3 ha dei buchi di trama che gettano ombre su questa nuova serie della fiction? Tutto quello che non torna.
Vi avvisiamo della presenza di spoiler nel caso non aveste ancora visto le tre puntate andate in onda su Rai 1 di Un Professore 3. La fiction con Alessandro Gassmann e Claudia Pandolfi, attesissima nei palinsesti di questa stagione tv, non sta portando i frutti sperati. Non parliamo certo di Auditel, che continua a reggere sia in tv che nei click su RaiPlay: la serie presenta un filo narrativo che non sta raccogliendo consensi proprio unanimi tra i fedeli fan della produzione. Si parte da Manuel, che da un giorno all'altro decide di mollare tutto e partire: lo fa per una delusione amorosa, certo, ma nessuno aveva preparato il pubblico a un ruolo così marginale per Damiano Gavino.
Un giorno è in India, poi a Tokyo, poi chissà in quale spiaggia del mondo: una fuga continua che rende sempre più remota la possibilità di un’evoluzione sentimentale con Simone, che però è il vero protagonista di questa stagione. Il personaggio interpretato da Nicolas Maupas è cresciuto in tutti i sensi: maturo, sensibile e sempre accogliente. Tuttavia, dopo la storia con il tormentato Mimmo, ci ritroviamo al punto di partenza: Thomas, la new entry dal passato misterioso che lo ha subito conquistato, si rivela l'ennesima causa persa destinata a spezzargli il cuore, nonostante Simone si sia prodigato in ogni modo per aiutarlo. E questi non sono gli unici intoppi.
Un Professore 3, da Dante e la preside alla storia di Alba: dov'è il senso?
Dante incontra per caso una donna in palestra con cui ha un incontro ravvicinato molto focoso: non si rivelano i reciproci mestieri, incontrandosi a scuola qualche giorno dopo. Lei è la nuova preside del liceo. Si apre così una relazione segreta fatta di battibecchi e incontri nascosti, una sottotrama che, a conti fatti, aggiunge poco alla struttura centrale della storia. Stessa cosa per Anita, che si è lasciata andare al fascino di Leone, il nuovo professore interpretato da Dario Aita da un giorno all'altro e che è balzata prima nelle graduatorie per insegnare al liceo senza mai averlo fatto in vita sua: una discreta anomalia. C'è poi la dinamica tra Laura e Luna, protagoniste dalla prima stagione come allieve del liceo che, totalmente a caso, hanno scoperto di provare attrazione reciproca: una svolta che appare buttata lì senza un reale percorso che la prepari.
Il problema non sono le storie d'amore in sé, ma la quantità e l'intensità concentrate in un solo episodio: una sfilata di scene di grande passione tra vari personaggi che, senza voler scadere in moralismi, risultano però inserite con scarsa organicità. Ultima, ma non per importanza, la storia di Alba: ogni stagione ci presenta davanti la solita vittima dal passato ombroso perseguitata da ricattatori che cercano soldi e minacciano tragedie: prevedibile e scontato. Appare quasi come una terza stagione costruita senza una logica ragionata, girata solo per offrire ai fan sei nuovi episodi da mandare in onda il giovedì sera. Le ultime puntate metteranno le cose in ordine? Difficile dirlo: molta strada è stata già percorsa e converrebbe pensarci meglio prima di dare vita a trame tanto scombussolate e confusionarie. I fan hanno un occhio e delle aspettative importanti: tradirli anche solo una volta, potrebbe essere fatale.