La forza di rialzarsi raccontata in un film: in prima serata la vera storia che ispira chi non molla

Un film che ispira chi ha voglia di rialzarsi e combattere: una visione ispiratrice e necessaria, tratta da una storia vera stasera in tv.

Una bracciata per la vittoria arriva stasera in tv su TV2000 e porta sullo schermo una storia sportiva intensa e più attuale che mai. Il film australiano del 2003, diretto da Russell Mulcahy, s'ispira alla biografia del nuotatore Tony Fingleton e racconta una crescita difficile, che ha visto ostacoli familiari e una determinazione che non si è mai spezzata, neanche nei momenti più difficili. Chi guarda questo film per la prima volta resta colpito dal modo in cui una trama ambientata nell'Australia degli anni '50, parli a chiunque cerchi un riscatto anche oggi, dentro o fuori dall'acqua.

stasera in tv
Una scena dal film, stasera in tv su Tv2000

Le colonne portanti di questo film emergono da subito. Tony Fingleton, il padre del protagonista interpretato da Geoffrey Rush, la madre di Judy Davis, la competizione del nuoto giovanile e quel clima familiare che forgia la personalità del protagonista molto più di quanto lui voglia davvero. Jesse Spencer, che interpreta Tony da giovane, rende credibile un ragazzo pieno di talento, ma oppresso da un padre troppo ingombrante. Per lui lo sport è come una battaglia personale, e non un'opportunità per i figli. Non si tratta solo di una scalata sportiva, ma racconta il prezzo del successo quando nasce in un terreno ostile. Tony nuota per evadere dal caos domestico e ritagliarsi uno spazio proprio, provando che vale più delle urla che lo schiacciano in casa sua. Ogni gara dunque, è un atto di ribellione e una dichiarazione d'indipendenza. Può farcela lo stesso, e vuole gridarlo a chi non ha mai creduto in lui.

Una bracciata per la vittoria stasera in tv: più di un semplice film da sabato sera, ecco perché

Il regista costruisce un racconto lineare, ma pieno di tensioni interne. Non punta sul dramma come scorciatoia gratuita: piuttosto lavora sugli sguardi, affinché siano loro a rivelare più delle parole. Rush usa la sua presenza per far sì che il padre di Tony appaia brutale, ingestibile, ma capace di delineare momenti in cui, lo spettatore, capisce chi sarebbe potuto essere in un'altra vita. Judy Davis, invece, è una mamma che si muove in punta di piedi per non far crollare un equilibrio troppo precario. Quando Tony comincia ad avere a che fare con le competizioni vere e proprie, tutto cambia drasticamente. La piscina è per lui un rifugio, un porto sicuro dove può riscrivere la sua identità.

Le scene sono in grado di far percepire esattamente quanto, per Tony, quel luogo sia il suo posto: una via di fuga e il ponte per un futuro migliore. La critica ha molto apprezzato questo film. Racconta qualcosa di autobiografico in maniera riconoscibile. Ha avuto una buona accoglienza soprattutto per le interpretazioni degli attori e per la sincerità emotiva di questa storia. Anche senza incassi significativi, ha colpito e costruito nel tempo una buona nicchia di ammiratori. Lo hanno infatti riscoperto come uno dei film più empatici dei primi anni Duemila. Stasera in tv su Tv2000, il pubblico potrà rivederlo con uno sguardo nuovo. Non è solo una storia che parla di sport, ma un racconto sul coraggio di cambiare direzione quando tutto sembra remare contro.

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