Stasera in tv in seconda serata – a partire cioè dalle 00:08 va in onda per i più temerari su Iris, American History X. Trattasi di un film imperdibile per una serie di ragioni. In primis sfiorò l’Oscar al suo attore protagonista Edward Norton e questo già dice tanto. In secondo luogo presenta una trama che tutti dovrebbero conoscere per la tematica che affronta. Ma procediamo con cura nel definire tutti i dettagli di questa pellicola.
Tony Kaye è il regista dietro la macchina da presa di questo film datato 1998. Come anticipato, ad essere importanti sono i temi della pellicola: razzismo e redenzione nell’America contemporanea. Grazie al potente messaggio che porta è diventato un vero e proprio cult da conoscere o recuperare, qualora non ci sia mai stata l’occasione di vederlo. La storia vede come protagonista Derek Vinyard, capo di una banda neonazista a Venice Beach in California. In seguito all’uccisione di due uomini afroamericani che avevano tentato di rubare nel suo quartiere, l’uomo riceve una condanna di 3 anni di carcere. Proprio la condanna finisce per essere la ‘cura’ per lui. Nel condividere il suo tempo con un compagno di lavoro afroamericano e nell’intervento del preside Sweeney, capisce che tutte le sue convinzioni razziste sono sbagliate. E così, prova a rimettere sulla retta via anche suo fratello Danny, neonazista a sua volta. Non ci riesce e il destino sarà tragico.
Edward Norton è semplicemente magnetico nella sua interpretazione di Derek. Accanto a lui, Edward Furlong è Danny. Il cast femminile si compone di Beverly D’Angelo come la madre Doris e Fairuza Balk come Stacey. Elliott Gould entra nella storia come Murray, presenza scomoda ma necessaria. E Stacy Keach interpreta Cameron Alexander, il burattinaio del movimento razzista che manipola i ragazzi in cerca di un’identità.
La lavorazione del film è stata difficile. Tony Kaye entrò in conflitto aperto con Edward Norton, che prese parte al montaggio finale, ridisegnando la struttura del film. Il regista non accettò quelle scelte e la disputa divenne uno dei casi più discussi della Hollywood degli anni Novanta. C’era anche un finale diverso, mai realizzato. Derek avrebbe dovuto rasarsi di nuovo i capelli dopo la morte del fratello. Un gesto simbolico di ritorno all’odio che però fu scartato per lasciare il pubblico nell’ambiguità totale.
American History X non fu un successo immediato al botteghino. Incassò poco negli Stati Uniti. Il passaparola, però, lo trasformò in un cult globale. Oggi è uno dei film più studiati, citati e discussi nelle scuole americane. È un film che ferisce e redime, ma non assolve. E Norton, con quella performance titanica, ci accompagna dentro una verità che non smette mai di bruciare. Stasera in tv su Iris, alle 00:08, vale ogni minuto.
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