Uno dei film di guerra più celebrati, tratto da un romanzo altrettanto epico: stasera in tv I Cannoni di Navarone.
Il cinema bellico non è un genere ‘facile’, ma ha raccolto negli anni una nicchia di appassionati fedeli ed esperti. Spesso però, ci sono dei titoli in grado di saper prendere anche chi non è avvezzo, e stasera in tv, va in onda un titolo del genere. Un grande classico che risale al 1961, su Rai Movie. Conquista con una combinazione di avventura, tensione allo stato puro e un cast di quelli che si vedono raramente. Un pezzo della magnifica storia di Hollywood, mai dimenticato. Non serve appunto, essere esperti di questo tipo di cinema per assaporarne l’epicità e la bellezza: ogni sequenza infatti, racconta qualcosa di molto più grande di una semplice pellicola cinematografica. Due fattori rendono iconico questo titolo: la missione impossibile del commando alleato e la grande quantità di candidature ottenute quando è uscito nelle sale.
La storia s’ispira al romanzo di Alistair MacLean e non è un’avventura qualunque. Un racconto che punta dritto al concetto di coraggio, alla lealtà tra soldati e alla fragilità umana quando la guerra costringe a scelte drastiche. La regia di J. Lee Thompson, in gara per l’Oscar con questo capolavoro, sorprende ancora per la cura nella messa in scena. Oggi, abituati agli effetti digitali, vedere quanto funzionano ancora gli effetti speciali artigianali che portarono la produzione a vincere l’Oscar dimostra la forza delle idee ben realizzate. La fotografia, i movimenti di macchina essenziali e il ritmo incalzante, trovano un equilibrio che pochi film dell’epoca hanno saputo mantenere così bene nel tempo.
Il cast è a dir poco magistrale: Gregory Peck e Anthony Queen aggiungono a questa pellicola il talento che solo i grandi del cinema sono in grado di poter trasmettere. Quello che possiamo definire un film bellico (anche se sarebbe riduttivo parlarne solo in questo modo), diventa una narrazione ampia, tra fragilità e piccoli gesti che diventano così eroici e dunque, non serve tanto clamore per raccontarli. La storia vede sei uomini che devono raggiungere l’isola di Navarone per distruggere due cannoni tedeschi in grado di impedire il salvataggio di migliaia di soldati britannici. Una trama che si snoda così tra alleanze inaspettate e ostacoli che rendono ogni passo un rischio di vita o di morte. L’azione è quindi costruita senza fragore o esplosioni continue, creando così un coinvolgimento estremo.
Le figure più forti? Due donne che abitano sull’isola. Irene e Gia colpiscono con potenza, aggiungendo poesia in un contesto dominato da militari e strategie. Le loro scelte e i loro sguardi muovono fili importanti di questa storia. Dimostrano soprattutto quanto fosse avanzato per l’epoca, il modo di raccontare le donne. Il successo commerciale fu enorme. Con circa 45 milioni di dollari incassati nel mondo e record registrati negli Stati Uniti, I cannoni di Navarone conquistò il pubblico ben oltre la data d’uscita. Anche in Italia la pellicola divenne di riferimento per la sua forza spettacolare e alla capacità di raccontare la guerra senza retorica, parlando soprattutto di umanità. Oggi questa nuova messa in onda su Rai Movie rappresenta l’occasione perfetta per rivivere un momento di cinema autentico. Un film che ha fatto la storia, che continua a emozionare e che dimostra quanto la buona narrazione superi il tempo con una naturalezza sorprendente.
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