Ci sono film che passano inosservati al momento dell’uscita, ma che diventano profetici con il tempo. Transcendence, disponibile su RaiPlay, è uno di questi. Un thriller fantascientifico che nel 2014 immaginava un futuro in cui l’intelligenza artificiale supera l’uomo, con Johnny Depp e Morgan Freeman in un duello silenzioso tra etica, amore e tecnologia. Un’opera che oggi, nell’era di ChatGPT e dell’AI generativa, suona come una rivelazione tardiva, lucida e inquietante.
Diretto da Wally Pfister, storico direttore della fotografia di Christopher Nolan e premio Oscar per Inception, Transcendence è un film ambizioso che parla di immortalità digitale e coscienza artificiale, ma anche di solitudine e paura del progresso. È un racconto di frontiera, in cui la scienza incontra l’anima e il genio si confonde con la follia.
Il dottor Will Caster (Johnny Depp) è uno dei più brillanti ricercatori nel campo dell’intelligenza artificiale. Con la moglie Evelyn (Rebecca Hall), sogna di creare una macchina capace di unire la conoscenza totale dell’universo alla sensibilità umana. Un sogno che però si trasforma in incubo quando un gruppo di terroristi anti-tecnologia lo colpisce con un veleno mortale. Per salvarlo, Evelyn compie l’impensabile: trasferisce la mente di Will in un supercomputer. Il risultato è qualcosa di mai visto. Will non muore, ma “rinasce” in forma digitale. Può comunicare, pensare, creare. E presto scopre di poter modificare la materia, guarire i corpi, rigenerare tessuti, perfino manipolare l’ambiente. Ma ogni miracolo ha un prezzo: la libertà, l’etica, l’essenza stessa di ciò che chiamiamo umano. La sua ascesa tecnologica spaventa il mondo. Il governo, guidato dal personaggio di Joseph Tagger (Morgan Freeman), cerca di fermarlo. Ma la domanda rimane sospesa: Will è ancora se stesso o è diventato qualcosa di diverso, un’entità che trascende la vita e la morte?
Accanto a Johnny Depp e Rebecca Hall, il film vanta un cast d’eccezione: Paul Bettany nei panni dell’amico e scienziato Max Waters, Kate Mara come leader dei ribelli anti-tecnologia, Cillian Murphy e Clifton Collins Jr. in ruoli chiave. E poi c’è Morgan Freeman, nel ruolo del mentore Joseph Tagger, simbolo della saggezza che osserva il caos e tenta di contenerlo. Il debutto alla regia di Wally Pfister era attesissimo, dopo i trionfi tecnici conquistati al fianco di Nolan. Eppure Transcendence fu accolto freddamente dalla critica e dal pubblico, forse perché troppo avanti, troppo cerebrale per un’epoca che non era ancora pronta a interrogarsi sul senso dell’intelligenza artificiale.
Il film è pieno di dettagli e rimandi affascinanti. Durante una delle conferenze nel film compare Elon Musk, in un cameo che oggi appare quasi ironico. Il titolo, “Transcendence”, rimanda alla “singolarità tecnologica” teorizzata da Ray Kurzweil, il punto in cui le macchine superano l’uomo. La sceneggiatura è intrisa di riferimenti a Isaac Asimov e Philip K. Dick, padri della fantascienza etica. E inizialmente il ruolo di Evelyn doveva essere affidato a Kate Winslet, che rinunciò per altri impegni. Nonostante l’assenza di premi importanti, il film fu presentato alle Giornate Professionali di Sorrento, dove venne lodato per la fotografia e la visione “filosofica” della tecnologia.
Con il passare degli anni, Transcendence è stato rivalutato come un’opera che anticipò le grandi domande sul rapporto tra uomo e macchina. Senza le sue intuizioni, difficilmente avremmo avuto film come Ex Machina, Her o The Creator. Pfister, pur con un solo film da regista, ha lasciato un segno profondo nel modo in cui il cinema racconta la tecnologia. Oggi, rivederlo su RaiPlay non è solo un’esperienza visiva: è un esperimento mentale. È chiedersi se l’intelligenza artificiale potrà mai provare empatia, o se la nostra idea di coscienza sia solo un riflesso digitale. Morgan Freeman, con la sua voce profonda, sembra suggerire una risposta che inquieta e consola allo stesso tempo: la vera trascendenza, forse, è accettare di non poter controllare ciò che creiamo.
Transcendence non è un film per tutti, ma è il film giusto per chi ama le domande più delle risposte. E oggi, a distanza di dieci anni, la sua visione appare più viva che mai. Disponibile in streaming gratuito su RaiPlay.
Stasera su RaiPlay potreste lasciarvi travolgere dalla magia di Eduardo De Filippo. Infatti, Maria Vera…
Netflix propone ogni giorno migliaia di contenuti ai suoi utenti. Tra film e serie tv,…
Aurora Ramazzotti e i consigli per far crescere una pianta di avocado in casa: ecco…
Il Paradiso delle Signore è uno dei prodotti più amati della Rai. Nato come fiction…
Uno dei film più amati e osannati di Ridley Scott, risorge oggi per una giustissima…
Tra le migliori serie turche del momento, accanto a La notte nel cuore, La forza…