Il Paradiso delle Signore: l’errore degli sceneggiatori su Irene che nessuno osa dire

Irene merita di più: perché la capocommessa più amata del Paradiso delle Signore ha bisogno finalmente di un amore sano.

I fan de Il Paradiso delle Signore lo dicono da anni: Irene Cipriani conquista scena dopo scena grazie a quella combinazione di ironia, pungente schiettezza e fragilità che la rende una delle figure più vere della soap. Ogni volta che entra in campo, accende la puntata. Eppure, quando si parla della sua vita sentimentale, qualcosa stona, quasi come se la sua evoluzione restasse sempre appesa a un filo che non si spezza mai. Gli sceneggiatori mostrano un personaggio ricchissimo, capace di crescere e di mettersi in gioco, ma continuano a inserirla in amori tormentati, relazioni sbilanciate, storie che raramente le restituiscono tutto ciò che lei dà.

Per questo, oggi più che mai, tanti spettatori desiderano una svolta: Irene merita un amore vero, stabile, sano. Un uomo capace di starle accanto senza soffocarla, ma anche senza alimentare le sue insicurezze. La sua corazza fa parte del suo fascino. Irene non finge, non addolcisce, non si adegua. A volte appare tagliente, perfino indisponente. Ma chi la segue da tempo riconosce la verità: sotto quella superficie rigida pulsa un cuore dolcissimo, pronto a proteggere le amiche, a combattere per ciò che conta, a difendere il Paradiso come fosse casa sua. Questa complessità la rende un personaggio vivo, tridimensionale, amatissimo. Ed è proprio per questo che continua a sorprendere e a restare impressa.

Giorgio Perich: occasione mancata al Paradiso delle Signore?

L’arrivo di Giorgio Perich, generoso, brillante e perfettamente inserito nelle dinamiche del grande magazzino, ha aperto una nuova finestra narrativa. La sintonia iniziale tra lui e Irene ha fatto sperare in qualcosa di diverso: finalmente un uomo capace di starle dietro, di tenerle testa con gentilezza, di comprenderla senza giudicare. L’incidente imbarazzante che li avvicina è uno spunto interessante, quasi poetico nel modo in cui rompe il ghiaccio tra due caratteri agli antipodi. Eppure, come spesso accade nella sua storyline amorosa, tutto subisce un rallentamento improvviso. Irene si tira indietro, si chiude, prende le distanze. I dubbi restano. La potenziale relazione si spegne prima di accendersi davvero. E quello che sembrava un passo avanti diventa un nuovo punto interrogativo. La domanda dunque nasce spontanea: quanto ancora dev’essere punita sentimentalmente Irene?

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Irene riuscirà a trovare l’amore vero?

Perché non offrirle finalmente un uomo capace di darle stabilità senza annullare la sua personalità? L’idea di un partner che sappia smussare gli spigoli della capocommessa senza cancellarne la forza sarebbe un regalo ai fan e un’evoluzione naturale per il personaggio. Un amore costruito, adulto, capace di scaldarle il cuore senza toglierle libertà, sarebbe il tassello che manca da troppo tempo. Le sue fragilità emergono solo con chi riesce a guardarla davvero. E questo è un potenziale narrativo enorme. Lasciarlo lì, inutilizzato, significa frenare uno dei personaggi più ricchi del Paradiso. Irene è pronta. Lo è da tempo. Lettere di famiglia, nuove conoscenze, amicizie che si trasformano. Irene si trova in una fase in cui cerca risposte profonde. Non teme di mettersi in discussione, e questo deve avere un peso. Il pubblico la segue perché riconosce in lei un equilibrio complicato, umano. E proprio per questo è arrivato il momento che gli sceneggiatori le regalino un amore costruito per lei, non un ripiego, non una parentesi, ma un uomo che sappia esserci. Il Paradiso ha bisogno di storie che evolvono davvero. Irene è perfetta per guidare questo cambiamento.

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