Il ritorno de La Corrida su Nove dal 5 novembre 2025 ha riportato in prima serata un pezzo di storia della tv italiana.
Alla conduzione, Amadeus, impeccabile nel trasformare anche il più semplice spettacolo popolare in un evento corale, pieno di ritmo e ironia. Il pubblico dei social, dopo la prima puntata, ha promosso lo show a pieni voti: tra commenti divertiti e clip virali, in molti hanno parlato di “una boccata d’aria fresca nella tv di oggi”, capace di far ridere senza bisogno di scandali o polemiche. Il format resta fedele alla tradizione: i dilettanti allo sbaraglio si esibiscono davanti al pubblico, che con applausi o fischietti decide il destino di ogni concorrente. È il cuore dello spettacolo, quella miscela di genuinità e coraggio che da decenni rende La Corrida un caso unico nel panorama televisivo. Niente patinature, niente giudici severi: solo il piacere di divertirsi, anche nell’imperfezione. Ed è proprio questo spirito a farne un antidoto perfetto alla tvdei talent iperprodotti.
La nuova stagione conta otto puntate, in diretta dagli studi di Milano ogni martedì alle 21:30, con l’orchestra di Leonardo De Amicis a scandire ogni momento. Tra le novità più commentate, Tina Cipollari nel ruolo di giudice popolare. Il suo debutto ha acceso la serata con sarcasmo e battute al vetriolo, portando lo stile di Uomini e Donne dentro un contesto totalmente diverso. Il giudice vip, in ogni puntata, ha anche il potere di ripescare un concorrente eliminato, un dettaglio che aggiunge imprevedibilità e gioco. Nei prossimi episodi, toccherà ad altri nomi amati come Nino Frassica, segno che il Nove punta davvero sull’ironia e sulla leggerezza intelligente.
Il segreto del successo de La Corrida di Amadeus (nonostante i pregiudizi)
Amadeus non stravolge la formula, ma la valorizza. La sua conduzione resta asciutta, ritmata e piena di empatia. Sa quando fermarsi, quando sorridere e quando lasciare che sia il pubblico a far spettacolo. È il suo marchio di fabbrica: un modo di condurre che non punta al protagonismo, ma all’equilibrio. Ed è proprio questo equilibrio che i social hanno premiato, con hashtag dedicati e migliaia di clip condivise su TikTok e Instagram. Eppure, tra i commenti positivi, spunta una nota stonata. C’è ancora chi misura tutto con il metro dello share, come se lo spostamento di Amadeus dal servizio pubblico a una rete “più piccola” potesse sminuirne la forza. È una mentalità dura a morire, quella di chi pensa che il valore di un conduttore si misuri solo in punti di ascolto.

Ma il pubblico del web sembra già andare oltre: molti ricordano che la TV si guarda ovunque, e che la popolarità oggi passa anche dal coinvolgimento social, non solo dai numeri. “L’audience non dice tutto”, scrive un utente su X, “Amadeus resta il migliore anche senza mamma Rai”. Con La Corrida, Amadeus dimostra di saper parlare a tutti. Non ha bisogno di effetti speciali, né di un palcoscenico istituzionale: basta un campanaccio, un pubblico pronto a ridere e il suo sorriso contagioso per far tornare il clima delle grandi serate di una volta.
La sfida era rischiosa, ma l’ha vinta con la naturalezza di chi conosce il mestiere e non teme di rimettersi in gioco. La Corrida torna a essere un piccolo fenomeno di costume, uno show che fa sorridere senza pretese, ma con una verità che arriva dritta al cuore.
