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Aspettando Il Commissario Ricciardi: 3 serie di Lino Guanciale che (inspiegabilmente) nessuno ricorda

Aspettando Il commissario Ricciardi 3: le 3 serie di Lino Guanciale da recuperare (e che troppi hanno ignorato).

Mentre cresce l’attesa per la terza stagione de Il commissario Ricciardi, vale la pena fare un passo indietro e riscoprire tre serie in cui Lino Guanciale ha dimostrato una volta di più quanto sia uno degli attori più eclettici e sottovalutati della scena televisiva italiana. Non parliamo delle sue interpretazioni più celebrate, ma di quelle che molti hanno guardato distrattamente o perso del tutto, nonostante racchiudano alcune delle prove più mature, rischiose e affascinanti della sua carriera recente. Le tre serie da mettere subito in lista sono Un’estate fa, Sopravvissuti e Noi siamo leggenda. Diversissime tra loro, unite da un filo invisibile: l’intensità emotiva e la capacità di Guanciale di rendere credibili mondi sospesi tra mistero, dolore e introspezione.

In Un’estate fa, prodotta da Sky Studios, Guanciale interpreta Elio, un avvocato cinquantenne che viene risucchiato indietro nel tempo agli anni ’90, periodo in cui la sua fidanzata Arianna scomparve misteriosamente. La serie è un continuo gioco tra presente e passato, tra la nostalgia di un’estate che non ritorna e il bisogno di capire cosa sia davvero successo. Guanciale qui lavora per sottrazione: parla con gli occhi più che con le parole, costruendo un personaggio che vive in bilico tra lucidità e smarrimento. Il suo Elio è un uomo che si confronta con il sé adolescente, con le illusioni perdute e con un mistero che diventa metafora della vita stessa. Il monologo finale, una confessione amara e tenera insieme è uno dei momenti più toccanti della sua carriera recente. Un ruolo che conferma come Lino Guanciale sia capace di rendere universale la fragilità, restituendo al pubblico l’emozione più pura: quella di chi, pur sapendo che il tempo non torna indietro, prova ancora a cercarsi tra i ricordi.

Lino Guanciale nella serie Sky Un’estate fa

Sopravvissuti: l’abisso dentro l’anima di Lino Guanciale

Chi cerca una versione più dura e fisica dell’attore, dovrebbe assolutamente recuperare Sopravvissuti, serie coprodotta da Rai Fiction e ZDF. Guanciale veste i panni di Luca Giuliani, capo cantiere e figura centrale di un gruppo di naufraghi che, dopo un anno disperso in mare, torna improvvisamente a casa. Solo metà dell’equipaggio è sopravvissuta, ma il vero mistero è un altro: cosa è accaduto durante quei mesi? Guanciale domina la scena con carisma, ma anche con un’inquietudine palpabile. Luca è un uomo lacerato, costretto a convivere con la colpa e il sospetto, e l’attore riesce a raccontarlo senza mai forzare. Ogni gesto, ogni silenzio, racconta più di mille parole: la sua interpretazione è fatta di sguardi che nascondono, mani che tremano, pause che diventano confessioni.

Nonostante la serie non abbia avuto il clamore che meritava, resta un ritratto umano potente e disturbante. Una dimostrazione di quanto Guanciale sappia muoversi anche nei territori del thriller psicologico, lontano dalle atmosfere più romantiche che il pubblico gli associa. La terza scelta può sorprendere: Noi siamo leggenda, serie fantasy per Rai 2, dove Guanciale appare solo in un cameo. Pochi minuti, certo. Ma bastano per cambiare il ritmo dell’episodio. Interpreta un misterioso personaggio legato al passato dei protagonisti e ai poteri che scoprono di avere. La sua presenza agisce come un colpo di scena elegante: carisma, sguardo enigmatico e una calma che incute rispetto. Pur restando sullo sfondo, riesce a far sentire la sua impronta. Un esempio perfetto di come un attore possa dominare lo schermo anche in poche battute. Guanciale non recita: riempie lo spazio. E quando esce di scena, lo spettatore resta con la sensazione che dietro a quel personaggio ci sia molto di più.

L’attesa e la scoperta

Aspettando di rivederlo nei panni del tormentato commissario Ricciardi, queste tre serie offrono un viaggio diverso nel suo mondo artistico. C’è la malinconia di chi guarda indietro (Un’estate fa), la durezza di chi ha visto troppo (Sopravvissuti), e la misteriosa forza di chi basta a se stesso (Noi siamo leggenda). Tre ruoli, tre direzioni, una sola certezza: Guanciale non interpreta, vive. Chi ama davvero il suo lavoro non dovrebbe attendere la nuova stagione per riscoprirlo. Le sue sfumature migliori, spesso, si trovano proprio dove nessuno guarda.

Giusy Palombo

Mi chiamo Giusy Palombo, sono giornalista dal 2021. Mi occupo di spettacolo, gossip e tv, lifestyle e musica. La comunicazione è la strada che ho deciso di intraprendere. Tiktoker con oltre un milione di interazioni TikTok: @giusyindiretta Instagram: @giusyindiretta Linkedin: Giuseppina Palombo

Giusy Palombo

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