Pierpaolo Spollon sorprende tutti: il suo Michelangelo è la prova di una maturità artistica.
Pierpaolo Spollon continua a stupire. Dopo aver conquistato il pubblico con la sua ironia in Che Dio ci aiuti e la dolce vulnerabilità in Doc – Nelle tue mani, l’attore veneto si reinventa completamente nella miniserie Leonardo, disponibile su RaiPlay. Qui interpreta Michelangelo Buonarroti, giovane genio inquieto e ribelle, in un ruolo che segna una vera e propria svolta nella sua carriera. Non c’è traccia dei toni leggeri che lo hanno reso amatissimo in tv: Spollon regala un Michelangelo intenso, tormentato, capace di tenere testa al Leonardo da Vinci di Aidan Turner. La rivalità tra i due artisti, resa con tensione e rispetto reciproco, diventa il cuore pulsante della serie. Ed è proprio in questa dialettica che l’attore dimostra una sorprendente profondità espressiva.
Chi si aspettava un Michelangelo ironico o affabile resterà spiazzato. Il suo sguardo duro, la voce controllata, le pause misurate: ogni dettaglio comunica la grandezza e la fragilità del personaggio. È un Michelangelo umano, ferito e orgoglioso, ben lontano dagli stereotipi. Per la prima volta, Pierpaolo Spollon si confronta con un personaggio realmente esistito e con una lingua diversa, l’inglese che aggiunge una sfida ulteriore alla sua interpretazione. Il risultato è credibile, intenso e sorprendente. La serie, prodotta da Rai Fiction e Lux Vide, racconta la vita di Leonardo da Vinci in chiave emozionale e visiva, mostrando l’artista non solo come genio assoluto ma anche come uomo in conflitto con sé stesso. Michelangelo, interpretato da Spollon, entra nella sua vita proprio nel momento in cui Leonardo affronta una profonda crisi creativa: la loro competizione, fatta di rispetto e tensione, diventa il motore del racconto.
Il Michelangelo di Spollon non è solo un esercizio di bravura: è una dichiarazione d’intenti. L’attore mostra di saper uscire dalla sua comfort zone, abbandonando i toni comici per abbracciare un registro più drammatico e viscerale. Chi lo ha visto ieri sera su Canale 5 a Tu Sì Que Vales, nella sfida del lipsync, ha potuto ammirare ancora una volta la sua versatilità e l’ironia che lo contraddistinguono.
Ma chi lo scopre su RaiPlay in Leonardo trova un interprete completamente diverso, pronto a spingersi oltre il personaggio “simpatico” che il pubblico conosceva. Spollon dimostra che l’attore comico può diventare drammatico senza perdere autenticità. Il suo Michelangelo non è un esercizio di stile, ma un salto di maturità che lo consacra tra i talenti più poliedrici della scena italiana.
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