Stasera in tv, Rete 4 propone alle 21:30 uno dei film più sorprendenti della carriera di Liam Neeson: “Un uomo tranquillo” (Cold Pursuit, 2019). Nessun premio a Venezia, nessun Oscar all’orizzonte — eppure, questo noir glaciale ha conquistato il pubblico per la sua miscela perfetta di azione, ironia e dolore. Un film che si guarda con il fiato sospeso e un sorriso amaro sulle labbra. Diretto dal regista norvegese Hans Petter Moland, già autore dell’originale “In ordine di sparizione”, il film fonde l’estetica dei Coen e la violenza pulita di Tarantino in un revenge-movie diverso da tutti gli altri. Qui non c’è un supereroe. C’è un uomo normale che sceglie di reagire.
Nels Coxman vive in una cittadina del Colorado. È un uomo semplice, stimato da tutti per il suo lavoro da conducente di spazzaneve. Ha appena ricevuto il riconoscimento come “cittadino dell’anno”. Poi, all’improvviso, il mondo gli crolla addosso: suo figlio viene trovato morto, vittima del cartello della droga locale. Il responsabile si chiama “Viking” – un boss spietato e vanitoso che controlla il traffico di droga nella zona. Nels non è un killer. Non è un eroe. Ma da quel momento decide di diventarlo. Armato solo di rabbia e precisione, inizia a eliminare uno a uno i membri della gang. Fino a scatenare una guerra tra il cartello e una banda di nativi americani. Una spirale di violenza che diventa, scena dopo scena, una black comedy surreale in cui la morte si alterna alla beffa, e la neve copre ogni segreto.
Il film è il remake americano di “In ordine di sparizione” (2014), diretto dallo stesso Moland. Girato tra Alberta e British Columbia, in Canada, riproduce perfettamente il gelo e la malinconia delle montagne del Colorado. Interessante il dettaglio dei titoli di coda: gli attori sono elencati nell’ordine in cui i loro personaggi muoiono, un tocco ironico che ribalta le regole del genere. Curioso anche il fatto che il figlio di Neeson reciti nel ruolo del figlio del protagonista. Un cortocircuito emotivo che aggiunge spessore alla narrazione.
“Un uomo tranquillo” ha ottenuto nomination ai Saturn Awards e ai Golden Trailer Awards per la fusione originale tra azione e commedia nera. Al botteghino ha incassato oltre 31 milioni di dollari negli Stati Uniti e 1,4 milioni di euro in Italia. Numeri importanti per un film che, all’uscita, fu accompagnato da alcune polemiche sulle dichiarazioni dell’attore, poi rientrate.
Questo film ha consolidato la formula del “vendicatore maturo” che Neeson ha reso celebre con “Taken”, “The Grey” e “Unknown”. Ma qui c’è qualcosa di diverso: Un uomo tranquillo è consapevole della sua natura, gioca con i cliché e li rovescia. Ogni omicidio è anche una gag. Ogni silenzio, una risata trattenuta. Il risultato è un film che ha ispirato molti revenge-movie successivi, introducendo un tono più grottesco e autocritico nel genere. Una lezione di cinema nero, gelido e sarcastico.
Perché è divertente e crudele insieme. Perché mostra che la vendetta può essere raccontata con umanità e ironia. Perché Liam Neeson, a più di sessant’anni, riesce ancora a dominare lo schermo come un eroe tragico e malinconico. Una storia di neve, sangue e silenzio. Un film che non ha vinto premi, ma ha conquistato il pubblico. Solo stasera in tv su Rete 4 alle 21:30, lasciatevi travolgere da Un uomo tranquillo: il lato più feroce e imprevedibile di Liam Neeson.
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