Viso d’angelo: il thriller Mediaset da rivedere in un weekend di pioggia.
Certe fiction non invecchiano mai, anzi, col tempo acquistano un fascino nuovo. È il caso di Viso d’angelo, la miniserie Mediaset con Gabriel Garko e Cosima Coppola, oggi consigliata per un rewatch autunnale perfetto da gustare sul divano, con una coperta e una tazza di tè fumante. Una storia che riporta alle atmosfere noir della grande serialità italiana dei primi anni Duemila, quando i misteri si risolvevano più con lo sguardo che con la tecnologia. Garko e Coppola formano una delle coppie più magnetiche viste in una fiction Mediaset. Lui è l’ispettore Roberto Parisi, uomo tormentato, diviso tra il dovere e i fantasmi del passato. Lei, Angela Garelli, ex poliziotta che cerca di ricominciare dopo un errore che le ha segnato la carriera. Entrambi portano addosso cicatrici invisibili, eppure si attraggono come due poli opposti destinati a collidere.
Il loro rapporto evolve tra indagini serrate, confessioni notturne e sguardi che dicono più delle parole. È proprio questa tensione emotiva a rendere Viso d’angelo un thriller dal cuore caldo, dove il mistero si intreccia con la fragilità umana. La serie diretta da Eros Puglielli regala atmosfere perfette per la stagione: pioggia, luci soffuse, una cittadina marittima che nasconde segreti e un assassino che lascia un rosario tra le mani delle vittime. Ogni dettaglio contribuisce a creare una tensione sottile, che cresce di episodio in episodio. Sullo sfondo, il centro di recupero Santa Teresa e una Suor Serafina interpretata magistralmente da Angela Molina, che aggiunge profondità e mistero alla vicenda. È un viaggio nei sensi di colpa, nella fede e nelle ossessioni più oscure della mente umana, raccontato con uno stile che ricorda i migliori gialli psicologici.
Viso d’angelo è una di quelle fiction che hanno lasciato il segno nel pubblico di Canale 5. I suoi oltre 4 milioni di telespettatori a puntata lo confermano. Ma rivederla oggi, su Mediaset Infinity, significa scoprire quanto fosse avanti per il suo tempo. La fotografia curata, la colonna sonora inquieta, il ritmo che alterna silenzi e colpi di scena: tutti elementi che oggi, nell’era dello streaming, rendono questa miniserie un piccolo gioiello dimenticato. E poi c’è quella chimica irresistibile tra Garko e Coppola, due volti che riportano al periodo d’oro della fiction italiana, quando la passione era al centro di ogni trama.
Mediaset consiglia il rewatch come “serie da weekend”: tre serate, o magari un’unica maratona autunnale. Viso d’angelo è la scelta giusta per chi cerca un thriller che non rinuncia al romanticismo, per chi ama i misteri con un’anima, e per chi vuole tornare a un tipo di televisione che sapeva emozionare senza effetti speciali. E mentre fuori piove, il fascino di Gabriel Garko e Cosima Coppola riempie lo schermo. Perché certi sguardi non si dimenticano, e certe storie meritano sempre una seconda occasione.
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