Stasera in tv su Iris torna Arma Letale 4: l’ultimo sparo di una saga che ha riscritto il cinema d’azione.
Arma Letale 4 chiude una delle saghe più iconiche della storia del cinema d’azione. Diretto da Richard Donner e con Mel Gibson e Danny Glover nei ruoli di due detective leggendari, il film andrà in onda stasera su Iris, pronto a far rivivere quella miscela esplosiva di adrenalina, ironia e amicizia che ha segnato gli anni ’90. Quando nel 1998 Arma Letale 4 arrivò nelle sale, Hollywood era in piena corsa ai blockbuster milionari. Il film, con un budget di circa 150 milioni di dollari, fu una scommessa enorme: effetti speciali spettacolari, scene d’azione mozzafiato e un cast stellare in cui spiccano anche Jet Li, Chris Rock e Joe Pesci.
Il risultato? Oltre 285 milioni di dollari d’incasso nel mondo e una conferma: la saga nata nel 1987 non aveva perso smalto, anche se i protagonisti iniziavano a fare i conti con l’età. Martin Riggs e Roger Murtaugh non sono più i giovani agenti spericolati di un tempo. Riggs sta per diventare padre, Murtaugh è pronto a fare il nonno, ma la loro routine viene stravolta da un caso ad altissima tensione: un traffico di esseri umani gestito dalla mafia cinese, guidata dal temibile Wah Sing Ku, interpretato da un Jet Li in stato di grazia.
Tra inseguimenti spettacolari, esplosioni e battute taglienti, il film alterna momenti d’azione pura a riflessioni più intime sul passare del tempo e sul valore dell’amicizia.
Rispetto ai capitoli precedenti, Arma Letale 4 gioca con l’ironia e con la nostalgia. Donner costruisce un film che è insieme una festa e un commiato: più luminoso, più rumoroso, ma anche più emotivo. Il tono è meno cupo, i personaggi sono più consapevoli del proprio percorso. Persino il finale, con i due protagonisti che guardano alle loro famiglie e ai ricordi condivisi, sa di addio affettuoso a una generazione di spettatori cresciuta con loro. La critica dell’epoca fu divisa: c’è chi lo giudicò il capitolo meno brillante, chi invece lo vide come un omaggio onesto e spettacolare. Eppure, i numeri parlano chiaro: oltre 130 milioni di dollari solo negli Stati Uniti, con un debutto da 34 milioni nel primo weekend.
A distanza di oltre venticinque anni, Arma Letale 4 resta un simbolo del cinema action pre-digitale. Quando tutto era reale tra esplosioni, stunt, auto distrutte e corpi in volo senza CGI. Rivederlo oggi significa tornare a un’epoca in cui le saghe non avevano bisogno di effetti digitali o universi condivisi per emozionare. La colonna sonora di Michael Kamen, la chimica perfetta tra Gibson e Glover e quell’irresistibile equilibrio tra dramma e ironia bastano ancora oggi a spazzare via molte produzioni contemporanee. Un cult immortale che continua a far parlare di sé e che, anche stasera, promette di far battere il cuore di vecchi e nuovi fan.
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