Matilde Gioli è stata ieri sera sugli schermi di molti italiani con Blanca 3, la serie evento di Rai 1 che ha conquistato milioni di spettatori. Ma su RaiPlay c’è un film che mostra un lato di lei completamente diverso: The Startup – Accendi il tuo futuro. Un titolo passato in sordina, eppure capace di raccontare l’Italia di oggi meglio di molti saggi.
Era il 2017 quando il regista Alessandro D’Alatri portava al cinema la storia di un ragazzo che sfidava il sistema con un’idea rivoluzionaria. Una storia vera, quella di Matteo Achilli, il fondatore di Egomnia. Un giovane deciso a farcela senza raccomandazioni, solo grazie al proprio merito. Un sogno che presto si sarebbe scontrato con la realtà del Paese che dice di credere nel talento, ma spesso lo dimentica.
The Startup non è un semplice film sul digitale. È un racconto morale sull’ambizione, sull’illusione di poter cambiare tutto con un algoritmo, e sulla caduta che segue il successo. Un film che all’epoca divise la critica ma oggi, rivisto su RaiPlay, sembra quasi profetico. E, soprattutto, regala una Matilde Gioli diversa, coraggiosa, lontana anni luce dal volto oscuro che abbiamo imparato a conoscere in Blanca.
Il protagonista si chiama Matteo Achilli. Ha diciotto anni e sogna di diventare un grande nuotatore. Quando viene scartato dal suo allenatore per favorire il figlio di uno sponsor, capisce che il merito, in Italia, è un concetto fragile. Decide allora di reagire. Si iscrive alla Bocconi, investe i risparmi della sua famiglia e crea Egomnia, una piattaforma che promette di selezionare i migliori in base al valore, non alle conoscenze. Un social network meritocratico. Un sogno che, per un attimo, sembra possibile.
La stampa lo chiama il “Mark Zuckerberg italiano”. Le aziende lo corteggiano, la televisione lo celebra, ma la pressione cresce. Il successo diventa gabbia. L’algoritmo che doveva liberarlo lo inghiotte. E in quel mondo di opportunità e compromessi, Achilli si perde. Come in un moderno The Social Network ambientato tra Milano e Roma, D’Alatri costruisce un racconto lucido, a tratti spietato.
Andrea Arcangeli interpreta Matteo con energia e vulnerabilità. La sua è una prova intensa, piena di tensione e inquietudine. Accanto a lui, la fidanzata Emma interpretata da Paola Calliari e una ‘sbruffona’ (ma magnetica) Matilde Gioli. Quest’ultima è una figura ambigua del mondo delle startup: brillante, determinata, ma anche disincantata. Un personaggio che incarna la doppia faccia del successo. È la Gioli che non ti aspetti, lontana dalla tenebrosa Eva di Blanca o dai ruoli più leggeri che l’hanno resa popolare come quello di Giulia Giordano in Doc.
The Startup – Accendi il tuo futuro ricevette una candidatura ai Nastri d’Argento, ma non riuscì a trasformare la curiosità in trionfo. Al botteghino incassò poco più di 226.000 euro. Troppo poco per un film così ambizioso. Eppure, dietro quei numeri c’era un esperimento raro: un tentativo di raccontare la meritocrazia e la giovane imprenditoria con lo sguardo del cinema italiano. Un tema quasi assente nelle nostre sale, dominato da commedie o drammi familiari.
Rivederlo oggi significa riscoprire il coraggio di un regista come Alessandro D’Alatri, scomparso nel 2023. Un autore elegante, capace di unire ritmo e sentimento, visione e realismo. Nel film c’è tutto il suo modo di intendere la giovinezza: una corsa bellissima e disperata verso un traguardo che forse non esiste.
La critica lo accolse con reazioni contrastanti. C’era chi lo definiva didascalico, chi lo difendeva come un’opera necessaria. Oggi però, nel mondo in cui gli algoritmi decidono quasi tutto, The Startup sembra meno un racconto e più un avvertimento. Parla di ambizione, fallimento, verità. E soprattutto, parla di noi.
Su RaiPlay, il film trova finalmente il suo spazio. È il luogo ideale per riscoprire opere “insabbiate” dal tempo. E The Startup appartiene a quella categoria di film che, più di altri, meritano una seconda chance. Perché raccontano senza filtri le speranze di chi prova a costruire qualcosa di nuovo in un Paese che spesso preferisce chi già ha.
Rivederlo oggi è come guardarsi allo specchio. In Matteo Achilli rivediamo tutti i giovani che credono ancora nel talento, ma devono lottare contro muri invisibili. E nella figura interpretata da Matilde Gioli ritroviamo il fascino e il pericolo del successo, quella linea sottile tra sogno e illusione. Su RaiPlay, The Startup – Accendi il tuo futuro torna a parlarci con una voce nuova. E ci ricorda che la vera rivoluzione non è tecnologica, ma umana.
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