TrigNO al Giffoni Film Festival: tra musica e cinema dopo Amici 24, il sogno di una colonna sonora “thriller e malinconica”.
Al Giffoni Film Festival, in un luglio rovente pieno di incontri e musica, TrigNO ha portato la sua energia e la sua visione d’artista. Il cantautore, nato Pietro Bagnadentro, è uno dei volti più interessanti della nuova scena italiana, capace di unire sensibilità cantautorale e linguaggio contemporaneo. Dopo la vittoria nella categoria canto di Amici 2025, ha intrapreso un percorso personale fatto di introspezione, autenticità e una voglia costante di sperimentare. Lo abbiamo visto nell’appuntamento pomeridiano di ieri su Canale 5: ha fatto ingresso nello studio dopo un anno cantando il suo nuovo inedito, Ragazzina.
Durante la nostra conversazione al Giffoni, TrigNO ha parlato anche del suo legame con il cinema. Quando gli ho chiesto per quale film, esistente o immaginario, gli piacerebbe scrivere una colonna sonora, non ha esitato: ha scelto Quei bravi ragazzi, il cult diretto da Martin Scorsese. Una risposta che racconta molto del suo modo di intendere la musica: visiva, narrativa, capace di evocare emozioni forti come quelle di un film. Non a caso i fan, da sempre lo accostano a un universo “vampiresco”, visti i suoi colori e l’estetica che lo contraddistingue sin dal suo ingresso nel talent Mediaset.
Alla domanda successiva, su un film ancora da girare per cui scriverebbe e canterebbe la colonna sonora, ha immaginato qualcosa di “thriller, quindi misterioso, ma anche malinconico”. Un’idea che rispecchia bene la sua sensibilità: quella di un artista che non si accontenta di melodie leggere, ma cerca spessore, tensione emotiva, atmosfera. Nelle sue parole si intuisce il desiderio di trasformare la musica in immagine, di farla dialogare con storie, personaggi e sentimenti. TrigNO non pensa alla colonna sonora come semplice accompagnamento, ma come parte viva del racconto, una voce parallela che aggiunge senso e sfumature.
Il suo immaginario musicale, del resto, si presta bene a questa dimensione. Nelle canzoni mescola malinconia e ritmo, introspezione e modernità, elementi che troverebbero spazio naturale anche nel mondo del cinema. L’idea di un film “thriller e malinconico” sembra quasi una proiezione del suo stile: una tensione costante tra luce e ombra, tra la voglia di scoprirsi e quella di restare nascosti dietro le emozioni. L’incontro al Giffoni ha confermato una cosa: TrigNO è un artista che vive la musica come linguaggio totale, pronto a contaminarsi con immagini, parole, visioni. Il cinema, nella sua mente, non è solo un sogno, ma un terreno fertile in cui la sua scrittura potrebbe un giorno trovare una nuova forma.
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