Applaudito a Roma, poi il silenzio: su RaiPlay il film italiano più fine e poetico del cinema recente

Il gioiello italiano che ha incantato Roma e ora vive su RaiPlay.

C’è un film che ha illuminato il red carpet della Festa del Cinema di Roma, ha conquistato un Nastro d’Argento speciale, ma è rimasto fuori dal clamore mediatico. Ora, À la recherche di Giulio Base è disponibile gratis su RaiPlay, in quella che si può definire a tutti gli effetti una piccola esclusiva italiana. Un’occasione per recuperare un’opera che racconta il cinema con la grazia e la nostalgia dei grandi autori, ma anche con il coraggio di chi sceglie la strada meno battuta. Ambientato nei Castelli Romani del 1974, il film intreccia finzione, memoria e riflessione artistica in un unico respiro. Pietro (interpretato dallo stesso Base) è uno sceneggiatore in crisi, logorato da produzioni mediocri e sogni sfioriti. Ariane (Anne Parillaud), diva francese dal fascino crepuscolare, arriva in Italia per collaborare con lui alla sceneggiatura di un film tratto da À la recherche du temps perdu di Marcel Proust.

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Giulio Base, regista e protagonista del film

Il loro incontro diventa un duello intellettuale, un gioco di sguardi e parole dove la seduzione si mescola alla malinconia, la passione alla resa. Giulio Base sceglie un registro intimo e teatrale, riportando sullo schermo quell’Italia anni ’70 fatta di ambizioni, contraddizioni e sogni sospesi tra arte e realtà. È un film che parla di tempo, ma anche di identità: quella di un cinema che guarda dentro se stesso e si interroga sulle proprie radici. Il ritmo lento e misurato, la fotografia calda di Giuseppe Riccobene, i costumi perfettamente calibrati di Sabrina Beretta, e le musiche firmate da Francesco Liotard creano un’atmosfera sospesa, quasi letteraria. Non è un caso che molti critici abbiano parlato di un film “fuori dal tempo”, capace di unire la raffinatezza di Visconti con la delicatezza del nuovo cinema d’autore.

Dalla Festa del Cinema di Roma al Nastro d’Argento: il fim da riscoprire oggi su RaiPlay

Alla Festa del Cinema di Roma 2023, À la recherche ha sorpreso il pubblico per la sua eleganza narrativa e per la profondità del dialogo tra i due protagonisti. È un film che non cerca il consenso facile, ma conquista chi ama le storie raccontate con sincerità e misura. La critica lo ha premiato con il Nastro d’Argento speciale 2024 assegnato a Base, riconoscendo la sua capacità di unire letteratura e cinema in un racconto colto ma accessibile. Un riconoscimento che ha consolidato il valore di un autore capace di osare, riportando al centro la forza della parola e del silenzio.

In un panorama dominato da produzioni seriali e ritmo frenetico, questo è un film da riscoprire con calma. Su RaiPlay trova la sua casa ideale: accessibile a tutti, ma riservato a chi ama il cinema che respira, osserva e racconta. È un’opera che parla a chi ha nostalgia di un certo cinema italiano elegante e pensante. Anche a chi cerca una storia autentica, interpretata da due attori che si completano sullo schermo. Nessuno forse ne parla abbastanza. Chi lo guarda però ne resta colpito. Perché in À la recherche non c’è solo il ricordo di Proust o il sapore d’epoca dei Castelli Romani. C’è l’essenza stessa del tempo che fugge. Il bisogno di raccontarlo con arte, sincerità e sentimento. E oggi, grazie a RaiPlay, non serve un biglietto per scoprirlo. Basta premere play.

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