Siamo a Roma nel 1943 e la città è sotto occupazione nazista perciò la speranza ha il volto di un medico pronto a tutto pur di difendere la vita: è da questa premessa che nasce Morbo K, la nuova miniserie Rai pronta a conquistare il pubblico. Quando? Finalmente c’è la data: a fine anno. Al centro della storia, un nome che non ha bisogno di presentazioni: Giacomo Giorgio, volto amatissimo di Mare Fuori e Doc – Nelle tue mani, qui in una prova d’attore completamente diversa, intensa e sorprendente.
Nel ruolo del primario Giovanni Borromeo, Giorgio interpreta un uomo realmente esistito, capace di trasformare un ospedale in un rifugio segreto. Per sfuggire ai rastrellamenti delle SS, Borromeo e il suo staff inventano una malattia inesistente, il famigerato “Morbo di K”, spaventando i nazisti e proteggendo così decine di ebrei e oppositori politici. Un inganno tanto geniale quanto rischioso, che oggi diventa racconto televisivo grazie a una produzione imponente targata Fabula Pictures per Rai Fiction.
La regia è firmata da Francesco Patierno, autore già apprezzato per titoli come Pater Familias e Improvvisamente Natale. Accanto a Giacomo Giorgio troviamo Dharma Mangia Woods, Marco Fiore, Vincenzo Ferrera, Maximilian Dirr, Flavio Furno e Antonella Attili. Un cast corale che restituisce il clima di tensione e coraggio di una Roma attraversata dal terrore, ma anche dalla solidarietà più profonda. Morbo K non è solo una fiction, ma un racconto di resistenza civile, di umanità e di ingegno italiano. Il nome della malattia è un tributo ironico e coraggioso ai due comandanti nazisti, Kesselring e Kappler, che terrorizzavano la capitale. Le cartelle cliniche false, i pazienti “infetti” che in realtà erano perseguitati, i certificati di morte che servivano per farli fuggire: ogni dettaglio è ispirato a fatti realmente accaduti.
La Rai scommette ancora una volta su una storia vera e poco raccontata, trasformandola in una miniserie di grande impatto visivo ed emotivo. Dopo i successi di La Storia e Per Elisa, la rete pubblica continua il suo percorso verso un racconto storico moderno, cinematografico e civile, che unisce intrattenimento e memoria.
Per Giacomo Giorgio, Morbo K segna un passaggio cruciale: non più il ragazzo tormentato o il medico giovane e ribelle, ma un eroe silenzioso, razionale, pronto a mentire per salvare la verità. Un personaggio che richiede maturità, misura e profondità. E lui lo fa suo con uno sguardo che alterna fermezza e vulnerabilità, regalando una performance che potrebbe consacrarlo definitivamente tra i volti di punta della serialità italiana.
Secondo le prime anticipazioni interne alla Rai, Morbo K arriverà in prima serata su Rai 1 durante le feste, in un periodo strategico in cui la programmazione si riempie di titoli di prestigio. Un’uscita che punta non solo agli ascolti, ma anche alla valorizzazione di una pagina di storia italiana spesso dimenticata. Morbo K si inserisce perfettamente nel filone di produzioni Rai che uniscono memoria e spettacolo.
Senza bisogno di effetti o artifici, la serie promette di emozionare con la forza delle idee e dei gesti.
Perché il “morbo” che racconta non è una malattia, ma una metafora di coraggio: quella di chi sa che per difendere la vita, a volte, bisogna saper mentire.
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