Claudio Gioè tra Mamma o papà? e Màkari: due volti, un solo talento.
Claudio Gioè continua a sorprendere. Dopo aver conquistato ieri sera il pubblico di Rai 1 con la prima puntata della quarta stagione di Màkari, l’attore siciliano torna sotto i riflettori anche su Netflix, dove è disponibile il film Mamma o papà?, commedia di Riccardo Milani del 2017. Due progetti diversissimi, due anime dello stesso interprete. Da un lato la leggerezza paradossale di una coppia in guerra per non ottenere l’affidamento dei figli, dall’altro la profondità malinconica di Saverio Lamanna, il giornalista investigatore che ha fatto di Màkari un caso televisivo. Nel film con Antonio Albanese e Paola Cortellesi, Gioè interpreta Furio, personaggio secondario ma dal timbro ironico e riconoscibile. Fa parte di quella commedia all’italiana moderna che si diverte a ribaltare i ruoli, a ridicolizzare la normalità e a esagerare i conflitti quotidiani.

Il suo Furio non è il centro della storia, ma aggiunge ritmo e leggerezza al caos domestico dei protagonisti. Gioè si muove con naturalezza tra dialoghi serrati e situazioni grottesche, mostrando una vena comica che il pubblico televisivo, abituato a vederlo in ruoli più drammatici, forse non si aspettava. È una performance che rivela la capacità dell’attore di adattarsi ai registri più diversi, senza mai perdere credibilità. Anche nei pochi minuti in scena, Gioè dà al suo personaggio quella vivacità che trasforma un semplice comprimario in una presenza che resta impressa.
Da Furio a Saverio Lamanna: la rinascita di Claudio Gioè in Màkari
Chi lo ha visto in Màkari sa quanto Gioè riesca a trasformare un ruolo in un racconto di vita. Saverio Lamanna non è solo un ex giornalista che si reinventa scrittore e detective: è il ritratto di un uomo in cerca di sé stesso, immerso nella bellezza malinconica della Sicilia. In lui convivono ironia e disincanto, intelligenza e nostalgia. Gioè regala al personaggio una profondità emotiva rara nella serialità italiana, fatta di silenzi, gesti e sguardi che raccontano più di mille parole. La nuova stagione della fiction Rai, andata in onda ieri sera, ha confermato il suo talento nel mantenere viva la tensione tra introspezione e mistero, mentre il legame con Suleima (Ester Pantano) evolve in una direzione sempre più intensa.
È proprio in questo equilibrio tra leggerezza e dramma, tra sorriso e ferita che Gioè trova la sua dimensione più autentica. Osservando i due ruoli uno accanto all’altro, emerge una qualità chiave: la versatilità. Gioè riesce a essere credibile in un contesto puramente comico come Mamma o papà?, ma anche a reggere da protagonista una fiction costruita su toni poetici e riflessivi come Màkari. È l’esempio di un attore capace di attraversare linguaggi, generi e registri con naturalezza, portando sempre con sé quell’ironia palermitana che rende le sue interpretazioni uniche.