Nave Fantasma stasera in tv su Canale 20: la versione horror di Titanic che non ti farà dormire.
C’è chi in mare trova l’amore, e chi trova l’inferno. Stasera su Canale 20 approda Nave Fantasma (Ghost Ship), il film del 2002 diretto da Steve Beck che, con le sue atmosfere cupe e le sue visioni paranormali, ribalta la magia di Titanic in un incubo galleggiante. Se il capolavoro di James Cameron raccontava la tragedia dell’oceano con lacrime, violini e passioni eterne, qui l’acqua si tinge di sangue e le note diventano urla. Nel 1962, la lussuosa nave da crociera Antonia Graza scompare misteriosamente tra i ghiacci del Mare di Bering. Quarant’anni dopo, un gruppo di recupero guidato da Sean Murphy (interpretato da Gabriel Byrne) viene attirato da un misterioso segnale e decide di esplorare il relitto.
Lì, tra saloni eleganti e corridoi arrugginiti, riaffiorano ombre del passato e presenze che non hanno mai lasciato la nave. A fare da guida agli ignari esploratori è la piccola Katie, il fantasma di una bambina che nasconde la chiave di un massacro dimenticato. Da semplice operazione di salvataggio, la missione si trasforma in una corsa contro il male. La coraggiosa Maureen Epps (una magnetica Julianna Margulies) dovrà affrontare una forza diabolica incarnata dal subdolo Jack Ferriman (Desmond Harrington), emissario di un inferno che non perdona.
Il Titanic dell’orrore stasera in tv
Come Titanic, anche Nave Fantasma costruisce il suo mito sul fascino del mare e su una tragedia senza ritorno. Ma se Cameron inseguiva la poesia, Beck cerca il terrore puro. Dove Jack e Rose ballavano sul ponte illuminato dalle stelle, qui i passeggeri vengono squarciati da un cavo d’acciaio. Una delle scene più scioccanti dei primi anni Duemila, diventata un cult per gli appassionati del genere. Nave Fantasma è, in fondo, il Titanic dell’orrore. Stesso scenario, stessa illusione di grandiosità, ma con un destino opposto. Se nel colossal di Cameron la nave diventa simbolo di speranza e amore eterno, nella visione di Beck è una trappola maledetta. Un incubo costruito per inghiottire anime e condannarle a un’eternità di dannazione.

Pur stroncato dalla critica, questo film ha conquistato negli anni un’aura di film maledetto e irresistibile, capace di mescolare suggestioni gotiche, tensione claustrofobica e momenti di puro splatter. Con i suoi 68 milioni di dollari d’incasso mondiale, è diventato uno di quei titoli che il tempo ha rivalutato, trasformandolo da flop a piccolo gioiello del brivido. La forza di Nave Fantasma sta nel suo equilibrio instabile tra B-movie e visione apocalittica. Ogni corridoio della nave è una ferita aperta, ogni specchio riflette un volto che non c’è più. E quando la sirena dell’Antonia Graza risuona tra le onde, sembra davvero di essere sull’altro Titanic, ma in una versione in cui nessuno vuole essere salvato.
