Più romantico di Endless Love, ma su Netflix: il film turco di ottobre è magia pura (con un attore delle soap)

L’ultima chiamata per Istanbul: il film turco su Netflix che non è la solita soap.

Le soap turche hanno conquistato milioni di spettatori italiani grazie a storie travolgenti, colpi di scena e amori impossibili. Ma chi cerca qualcosa di diverso dal solito melodramma può trovare in L’ultima chiamata per Istanbul un titolo capace di sorprendere. Disponibile su Netflix, questo film del 2023 racconta una storia d’amore intensa e sospesa, lontana dagli intrecci infiniti delle serie tv ma vicina al cuore di chi ama i sentimenti raccontati con delicatezza. La trama parte da un incontro casuale a New York: Serin e Mehmet, entrambi originari di Istanbul, si incrociano all’aeroporto JFK. Hanno vite costruite, matrimoni apparentemente solidi, ma in quella notte si trovano di fronte a una possibilità che non avevano previsto.

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Una scena dal film, disponibile su Netflix

Manhattan diventa il loro palcoscenico intimo, tra passeggiate sotto le luci della città e conversazioni che scalfiscono ogni certezza. Il film non racconta un amore impossibile nel senso classico, ma esplora le seconde possibilità, i confini del desiderio e le scelte che possono cambiare un destino. La tensione nasce dai silenzi, dagli sguardi e dai gesti non detti, più che da litigi o tradimenti plateali. A dare vita ai personaggi ci sono due star del cinema e della televisione turca: Kıvanç Tatlıtuğ, nei panni di Mehmet (lo abbiamo visto in The Family), e Beren Saat, che interpreta Serin. La loro chimica è palpabile, credibile in ogni sfumatura. Basta uno sguardo per far emergere tutte le contraddizioni di due persone che si trovano davanti a un bivio. I fratelli Taylan alla regia hanno scelto un ritmo lento, cinematografico, che permette allo spettatore di entrare davvero nella mente e nel cuore dei protagonisti. La sceneggiatura di Nuran Evren Şit evita il melodramma spinto e punta a un realismo emotivo che rende la storia universale.

New York come terzo personaggio nel film turco di ottobre su Netflix

Un aspetto che rende L’ultima chiamata per Istanbul ancora più affascinante è la fotografia. La città di New York non è solo sfondo, ma diventa parte integrante della narrazione: un luogo di libertà, anonimato e introspezione. Ogni angolo di Manhattan riflette lo stato d’animo dei protagonisti, tra luci soffuse e spazi sospesi nel tempo. Il film è stato accolto positivamente dalla critica proprio perché rompe con i cliché delle soap turche.

Non ci sono intrighi familiari o matrimoni combinati, ma una storia di adulti che si interrogano sul senso delle loro vite. È una pellicola che invita a riflettere su cosa significhi davvero essere felici e sulla sottile linea che separa il dovere dal desiderio. Se amate le serie turche in onda in Italia, da Terra Amara a Endless Love, ma volete provare qualcosa di diverso, L’ultima chiamata per Istanbul è la scelta giusta. Un film che non riempie di colpi di scena, ma lascia una sensazione di dolce malinconia e domande che restano anche dopo i titoli di coda.

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