Quando si pensa a I tre moschettieri, la mente corre subito all’immaginario classico di Alexandre Dumas tra spade, onore e amicizia, ma la versione approdata su RaiPlay cambia le regole del gioco: un film del 2011 firmato da Paul W.S. Anderson che trasforma la tradizione in puro spettacolo visivo. Un titolo che ha diviso la critica ma ha conquistato il pubblico giovane, pronto a lasciarsi trascinare da azione, ironia e invenzioni scenografiche fuori dall’ordinario.
La storia riparte dai tre celebri moschettieri: Athos (Matthew MacFadyen), Porthos (Ray Stevenson) e Aramis (Luke Evans). Dopo un tradimento orchestrato da Milady de Winter, interpretata con fascino letale da Milla Jovovich, i tre cadono in disgrazia. L’arrivo a Parigi del giovane e impulsivo D’Artagnan, portato sullo schermo da Logan Lerman, ridà loro forza. Insieme dovranno contrastare un complotto che minaccia la corona di Francia e rischia di scatenare guerra con l’Inghilterra. Il cast è stellare: Christoph Waltz incarna un cardinale Richelieu freddo e calcolatore, Mads Mikkelsen è il temibile Rochefort, James Corden offre una vena comica nei panni di Planchet, mentre Juno Temple interpreta la regina Anna e Freddie Fox il re Luigi XIII. Non manca Gabriella Wilde come Constance, figura centrale per D’Artagnan.
La sorpresa assoluta è Orlando Bloom. Abituato ai ruoli da eroe, tra Il Signore degli Anelli e Pirati dei Caraibi, qui veste i panni del Duca di Buckingham. Vanitoso, elegante, affascinante e pericoloso, il suo personaggio porta in scena un magnetismo inatteso. Bloom stesso ha dichiarato di essersi ispirato a David Bowie per creare il suo villain, un dettaglio che rende la performance ancora più particolare e iconica.
Il film non ha raccolto premi prestigiosi, ma ha ottenuto diverse nomination tecniche per costumi ed effetti visivi. Ed è proprio qui che brilla: la produzione, girata in gran parte in Germania, regala scenografie barocche, atmosfere raffinate e invenzioni visive che spaziano dal gusto fantasy alle contaminazioni moderne. Il progetto venne presentato in 3D, con un uso massiccio di effetti digitali che lo rendevano un’esperienza immersiva e spettacolare. La regia di Anderson, già nota per la saga Resident Evil, non rinuncia a ritmi frenetici e invenzioni sceniche capaci di intrattenere anche chi non ha mai letto il romanzo.
I tre moschettieri di Anderson non è una rilettura filologica del romanzo, ma una versione esplosiva che ha aperto la strada a una nuova idea di trasposizione: meno attenta alla fedeltà letteraria, più vicina al gusto popolare. Intrighi di corte, amori contrastati e battaglie spettacolari si fondono in un mix che ha influenzato le produzioni successive, portando energia e modernità a un mito senza tempo. Se cerchi un film che sappia unire tradizione e azione contemporanea, con un Orlando Bloom in una veste inaspettata e magnetica, questa versione disponibile su RaiPlay è la scelta giusta per la tua serata.
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