Netflix ha una nuova regina: esplode la serie in costume più potente e audace di Bridgerton

House of Guinness: la nuova serie Netflix che conquista il mondo.

In pochissimi giorni dal debutto, House of Guinness è diventata un fenomeno globale su Netflix, entrando nelle classifiche dei titoli più visti e scatenando un passaparola che non si ferma. Anche in Italia la serie sta conquistando il pubblico, grazie a una miscela perfetta di intrighi familiari, ambientazione storica e drammi sentimentali che ricordano inevitabilmente il successo di Bridgerton, pur con un’identità molto diversa. La storia porta lo spettatore nell’Irlanda di fine Ottocento, un Paese in fermento tra progresso industriale e tensioni sociali. Al centro c’è la dinastia dei Guinness, celebre per la birra che porta il loro nome ma ancor più per le rivalità che incendiano la famiglia.

Amori proibiti, segreti mai rivelati, lotte di potere e scandali nascosti dietro l’apparenza di rispettabilità rendono ogni episodio carico di tensione. Le dimore aristocratiche, i salotti londinesi e i paesaggi irlandesi diventano protagonisti quanto i personaggi stessi. La fotografia gioca con atmosfere cupe e suggestive, regalando allo spettatore un’immersione totale in un mondo fatto di lusso, ambizione e conflitti sociali.

Un cast internazionale di grande livello per House of Guinness su Netflix

Il fascino della serie passa anche attraverso un cast che unisce nomi già affermati a nuove rivelazioni. Claire Dunne veste i panni di una giovane Guinness, determinata a difendere l’eredità della famiglia. Matthew Goode interpreta il patriarca, carismatico e temuto. Aidan Turner è l’antagonista che muove le fila di molti intrighi. Accanto a loro spiccano Ruth Bradley ed Emmet Kirwan, interpreti che danno corpo e verità ai conflitti di un’epoca in trasformazione. Ogni personaggio, anche il più marginale, ha una sua ombra e un suo peso nella narrazione. La critica ha elogiato House of Guinness per la cura maniacale nella ricostruzione storica, per i costumi e per la fotografia che trasforma ogni scena in un quadro. Anche il pubblico si è lasciato trascinare dal ritmo della sceneggiatura, ricca di colpi di scena ma sempre fedele a un tono drammatico e realistico.

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Una scena da House of Guinness su Netflix

Molti spettatori hanno apprezzato il fatto che la serie non insegua il glamour a tutti i costi, preferendo raccontare con sincerità la durezza delle disuguaglianze sociali e le tensioni religiose che segnarono l’Irlanda vittoriana. Il paragone con Bridgerton è inevitabile: entrambe le serie giocano con l’estetica dei period drama e con le dinamiche tra nobiltà e borghesia. Tuttavia, House of Guinness si allontana dai toni fiabeschi e dalla leggerezza romantica di Shondaland. Qui domina il realismo: passioni intense, tradimenti, scontri tra classi sociali e strategie dinastiche che hanno radici storiche. Se Bridgerton accende lo sguardo con colori vivaci e amori da romanzo, House of Guinness seduce con atmosfere più scure. Il fascino di un’epoca segnata da contraddizioni e con un’aderenza alla realtà che rende ogni episodio avvincente. Chi ama i drammi storici troverà in questa serie una prospettiva nuova: meno frivola, più intensa, profondamente legata al contesto in cui si muovono i protagonisti.

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