Jeanne du Barry su Prime Video: il film in costume più audace di Bridgerton che sta conquistando tutti.
Un film in costume che sfida le regole del genere, seduce lo spettatore con la sua estetica sontuosa e porta sullo schermo Johnny Depp in un ruolo inatteso: Jeanne du Barry – La favorita del re è entrato nella Top 10 di Prime Video e sta polarizzando le conversazioni degli ultimi giorni. A metà tra biopic storico e dramma passionale, il film diretto e interpretato da Maïwenn racconta l’ascesa folgorante di Jeanne Vaubernier, donna di umili origini che riuscì a conquistare niente meno che Luigi XV. L’opera non si limita a rievocare la rigidità e le ipocrisie della corte di Versailles, ma le spoglia con uno sguardo sensuale, quasi provocatorio, che ha sorpreso chi si aspettava un classico film “in costume”.
Dopo anni lontano dai riflettori internazionali, Johnny Depp torna sul grande schermo in un ruolo che ha fatto parlare di sé ancor prima dell’uscita. Nel film interpreta Luigi XV: un re più introspettivo che imponente, meno declamato e più enigmatico. La sua prima performance in francese ha diviso la critica: c’è chi la considera trattenuta e chi, al contrario, l’ha trovata di una magnetica intensità. Il contrasto tra il suo Luigi XV e la vitalità prorompente di Maïwenn dà vita a una dinamica sorprendente, lontana dalle narrazioni patinate a cui il pubblico di oggi è abituato. Se Bridgerton ha portato i balli e gli amori d’epoca nella pop culture con un tocco pop, Jeanne du Barry sceglie una strada diversa: più sfrontata, più carnale, più fedele al caos umano che cova dietro le regole rigide dell’etichetta.
Maïwenn non solo dirige, ma interpreta Jeanne du Barry con un’energia che si prende la scena a ogni fotogramma. La sua Jeanne non è mai ridotta a semplice amante del re: è ambiziosa, consapevole, fragile e temeraria insieme. Una donna che sovverte le regole della corte francese e, al tempo stesso, ne rimane vittima. La regia gioca proprio su questo doppio registro: la magnificenza dei costumi, i set di Versailles e le scenografie spettacolari contrastano con la nudità emotiva dei protagonisti, in un equilibrio che rende il film accessibile anche a chi non ama le ricostruzioni storiche troppo accademiche.
Presentato come film d’apertura al Festival di Cannes 2023, Jeanne du Barry ha diviso la critica ma ottenuto una standing ovation che ha fatto il giro del mondo. Ha raccolto nomination ai César e ai Lumières, soprattutto per i costumi e l’interpretazione di Maïwenn. Oggi, la sua presenza nella Top 10 di Prime Video conferma che il pubblico ha voglia di storie storiche non convenzionali, capaci di mischiare sfarzo e scandalo, bellezza e contraddizione. Non sorprende che in molti lo definiscano più audace di Bridgerton: meno zuccherato, più reale, eppure irresistibilmente spettacolare. E forse è proprio questa la chiave del suo successo: Jeanne du Barry non edulcora, non cerca di piacere a tutti i costi. Mostra, seduce e divide. Ed è questo che lo rende un fenomeno di cui si parla, un titolo che resta impresso e che accende il dibattito, proprio come la donna che racconta.
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