Ritorno a Las Sabinas: la soap “snobbata” dalla Rai che ora corre agli Emmy.
Quando un prodotto televisivo non viene sostenuto come merita, il rischio è quello di bruciare un’occasione enorme. È quello che sembra essere successo a Ritorno a Las Sabinas, la soap spagnola che la Rai ha programmato con timidezza la scorsa primavera su Rai 1, salvo poi relegarla in estate su Rai 2 davanti a dati d’ascolto mai decollati. In Italia l’esperimento è stato accolto con freddezza, eppure oggi questa stessa soap è in corsa per gli International Emmy Awards 2025 nella categoria Miglior Soap Opera.
Un paradosso che fa riflettere: il pubblico italiano non l’ha capita, o semplicemente non è stato messo nelle condizioni giuste per appassionarsi? Dietro Ritorno a Las Sabinas non c’è una produzione qualsiasi. Si tratta della prima telenovela spagnola targata Disney+, confezionata con grande cura e lanciata in patria con una campagna promozionale imponente. Costumi, scenografie, intrecci amorosi e conflitti familiari: tutti gli ingredienti del genere erano al loro posto. In Spagna la soap è stata percepita come un titolo ambizioso, mentre in Italia la programmazione è apparsa incerta e frammentata, senza un vero investimento editoriale da parte della Rai. Il risultato? Puntate collocate in una fascia oraria complicata, spostamenti di rete e scarsa promozione. Un trattamento che ha fatto sembrare la serie un riempitivo piuttosto che un cavallo su cui puntare.
La giuria internazionale non ha avuto dubbi: Ritorno a Las Sabinas merita un posto tra le quattro migliori soap del mondo. Un riconoscimento pesantissimo, che la mette sullo stesso piano di colossi come la turca Deha e la brasiliana Mania de Vocȇ. E accanto a lei compare anche Valle Salvaje, nuova creatura degli stessi autori de La Promessa, la soap spagnola che nel 2024 aveva già conquistato l’Emmy. Per gli Stati Uniti e per l’industria televisiva globale, Ritorno a Las Sabinas non è un titolo qualunque, ma un prodotto di qualità che sa rinnovare un genere storico come la telenovela. La domanda che rimbalza tra gli addetti ai lavori è inevitabile. Perché la Rai non ha creduto davvero in questa soap? Spesso il successo di una serie non dipende solo dal valore artistico, ma anche dal modo in cui viene raccontata e proposta al pubblico.
In Spagna è stata trattata come un evento, in Italia come un tentativo da testare. Col senno di poi, è facile immaginare un percorso diverso. Più promozione, un collocamento strategico, una comunicazione forte. Forse oggi Ritorno a Las Sabinas sarebbe ricordata come la nuova ossessione degli spettatori italiani, e non come la soap che ha trovato gloria solo all’estero. Mentre la Rai guarda avanti ai prossimi progetti, oltreoceano l’eco è chiara: Ritorno a Las Sabinas ha tutte le carte in regola per vincere. Se dovesse arrivare il trionfo agli Emmy, si parlerebbe di un ennesimo caso in cui un titolo internazionale, passato quasi inosservato in Italia, riceve la consacrazione fuori dai nostri confini. Un’occasione persa per la televisione pubblica. Anche un avvertimento per il futuro: a volte i gioielli non vanno solo trasmessi, vanno raccontati, spinti, difesi.
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