La giusta causa: il thriller con Sean Connery che divise la critica, stasera in tv su Iris.
Non sempre un film riceve l’accoglienza che merita. La giusta causa (titolo originale Just Cause), in onda stasera in tv su Iris, è l’esempio perfetto di pellicola che al momento dell’uscita non convinse del tutto la critica, ma che con il tempo ha conquistato un suo spazio tra gli appassionati di thriller legali. Diretto da Arne Glimcher nel 1995 e interpretato da Sean Connery, il film mette in scena un intrigo che mescola drammi giudiziari, misteri irrisolti e una riflessione profonda sulla pena di morte. Il protagonista è Paul Armstrong, professore di Harvard ed ex avvocato che ha sempre combattuto contro la pena capitale. Armstrong, interpretato da Sean Connery con il carisma che lo ha reso immortale sullo schermo, accetta di occuparsi del caso di Bobby Earl Ferguson, un giovane condannato per lo stupro e l’omicidio di una bambina.

Dopo otto anni di carcere, emergono elementi inquietanti. La confessione sarebbe stata estorta con la violenza dalla polizia. Da qui parte un’indagine che si trasforma presto in un viaggio oscuro. Armstrong scopre la presenza di un serial killer, Blair Sullivan (interpretato da un inquietante Ed Harris), che sembra custodire la verità. Colpi di scena, vendette e rivelazioni trasformano la ricerca della giustizia in una lotta per la sopravvivenza. Un’indagine che coinvolge persino la famiglia del protagonista. Accanto a Connery, il film schiera Laurence Fishburne nei panni del detective Tanny Brown, Kate Capshaw come moglie di Armstrong e Blair Underwood nel ruolo di Bobby Earl Ferguson. A completare il quadro ci sono volti noti come Hope Lange, Ruby Dee, Christopher Murray. Persino una giovanissima Scarlett Johansson, che appare in un ruolo minore. La presenza di attori di questo calibro rappresenta uno dei motivi per dare una possibilità a La giusta causa, nonostante le stroncature ricevute al debutto.
Critica feroce, ma il pubblico resta diviso: stasera in tv La giusta causa
Al momento dell’uscita, la pellicola non riuscì a conquistare gli esperti. Eppure il pubblico non lo ha liquidato del tutto: la storia ha comunque colpito una parte degli spettatori. Prodotto con un budget di circa 27 milioni di dollari, il film ha incassato quasi 37 milioni nel mondo. Non un flop, ma nemmeno un trionfo. Un altro elemento interessante riguarda le origini della storia: La giusta causa è infatti liberamente ispirato all’omonimo romanzo di John Katzenbach, scrittore americano noto per i suoi thriller psicologici. Questa connessione letteraria aggiunge un ulteriore livello di profondità a un film che, pur con i suoi difetti, affronta temi sempre attuali.
Chi ama i film legali e i thriller anni ’90 non può perdersi questa occasione. Al di là dei giudizi severi della critica, la pellicola offre una prova intensa di Sean Connery, dialoghi serrati, atmosfere tese e colpi di scena che tengono viva l’attenzione fino alla fine. È uno di quei titoli che meritano una seconda possibilità, soprattutto se riscoperti oggi, lontano dal peso delle recensioni dell’epoca.
