Carlo Conti perde un altro programma attesissimo: sempre peggio per la Rai

Nicola Savino pronto a sostituire Carlo Conti: quanto è rischiosa una scelta del genere?

Nicola Savino si prepara a una sfida decisiva in Rai. Dopo settimane di voci, è arrivata la conferma: sarà lui a condurre Tali e Quali, lo spin-off del colosso di Rai 1 Tale e Quale Show. Una scelta che sorprende, perché lo storico padrone di casa del format, Carlo Conti, ne è sempre stato il volto indiscusso. Il cambio alla guida non è un dettaglio da poco: Conti ha costruito negli anni un rapporto solidissimo con il pubblico, mentre Savino arriva da un percorso televisivo che non sempre ha convinto sul fronte degli ascolti. Il conduttore lombardo, noto per il suo stile ironico e leggero, sta vivendo una fase televisiva complessa. In queste settimane è al timone di Freeze – Chi sta fermo vince! su Rai 2, affiancato da Rocío Muñoz Morales negli studi Rai di Napoli.

Il format giapponese importato in Italia, che mette vip a resistere immobili a sketch e provocazioni, non ha però conquistato il pubblico: lo share è rimasto sotto il 5%, con meno di 750mila spettatori a puntata. Numeri modesti per una prima serata, soprattutto se messi a confronto con i competitor. Con questi risultati ancora freschi, affidargli un prime time prestigioso come Tali e Quali potrebbe diventare un rischio per Rai 1. Lo show, nato per dare spazio a imitatori dilettanti, ha sempre funzionato proprio grazie alla sua formula genuina e alla presenza rassicurante di Conti. Portarlo nelle mani di Savino significa cambiare tono, puntando su una conduzione più radiofonica e leggera, che non tutti sono pronti ad accettare.

Perché Rai rischia grosso con Nicola Savino al posto di Carlo Conti

Il momento televisivo non gioca a favore. Mentre la Rai prova a innovare i propri palinsesti, Mediaset incassa ascolti record: La Ruota della Fortuna con Gerry Scotti domina il preserale, le serie turche in prima serata e al pomeriggio hanno catturato il pubblico. I programmi di Maria De Filippi continuano a essere garanzia di successo. Nel confronto diretto, Rai sembra arrancare, soprattutto quando propone titoli nuovi che non riescono a emergere. In questo contesto, la decisione di spostare Savino in un programma che finora ha goduto di grande stabilità appare una mossa rischiosa. Se Tali e Quali dovesse perdere terreno, Rai 1 rischierebbe di scalfire uno dei suoi format più solidi proprio mentre la concorrenza si rafforza.

Va ricordato che lo spin-off non è un semplice esperimento. Fin dal 2019 ha conquistato il pubblico grazie al suo approccio inclusivo: concorrenti scelti tra persone comuni, performance trasformiste curate da coach, costumisti e truccatori, e una giuria popolare composta da Loretta Goggi, Giorgio Panariello e Cristiano Malgioglio. In altre parole, un mix perfetto tra spettacolo, emozione e comicità. Il brand funziona, ma la conduzione resta cruciale. Se Savino saprà adattarsi al tono empatico e familiare che il pubblico si aspetta, potrebbe sorprendere e guadagnarsi finalmente una collocazione stabile in Rai. Se invece la sua cifra stilistica si scontrerà con l’identità del programma, il rischio flop sarà dietro l’angolo.

La sfida di Rai 1

Per Rai, la partita è tutta in prima serata. La concorrenza non lascia respiro, e un errore di strategia può costare caro. Scommettere su Nicola Savino significa tentare un rinnovamento coraggioso, ma che arriva in un periodo delicato. Il pubblico è già diviso: c’è chi apprezza la freschezza del conduttore e chi teme che non sia all’altezza dell’eredità di Carlo Conti.

Una cosa è certa: la prossima edizione di Tali e Quali non passerà inosservata. Sarà la prova del nove per Savino, chiamato a dimostrare che può reggere il prime time di Rai 1 e, soprattutto, che può farlo senza perdere l’anima di uno degli show più amati del servizio pubblico.