Dal romanzo di Sciascia al trionfo a Cannes: su RaiPlay un film scomodo, ma guardarlo è necessario

A ciascuno il suo, il capolavoro di Elio Petri ora su RaiPlay: cast stellare e premi che hanno fatto la storia.

Tra i titoli che hanno segnato il cinema italiano, A ciascuno il suo occupa un posto speciale. Diretto da Elio Petri e tratto dal romanzo di Leonardo Sciascia, il film del 1967 è oggi disponibile su RaiPlay, nella sezione dedicata ai grandi cult. Non è solo un noir avvincente. Un ritratto spietato della società siciliana degli anni Sessanta, in cui i rapporti tra potere, mafia e istituzioni emergono con una lucidità che ancora oggi colpisce. La vicenda prende avvio da un duplice omicidio durante una battuta di caccia. La versione ufficiale parla di un delitto d’onore, ma l’intellettuale solitario Paolo Laurana, interpretato da Gian Maria Volonté, non si accontenta delle apparenze. Spinto dalla logica e dal desiderio di verità, indaga tra lettere anonime, intrighi politici e giochi di potere.

Il suo percorso lo porta a scoprire molto più di quanto immaginasse, ma la sua ostinazione lo condurrà a un epilogo tragico, lasciando intatto il sistema di complicità che lo circonda. Il valore del film sta anche nella straordinaria qualità del suo cast. Gian Maria Volonté regala un’interpretazione memorabile nei panni di Laurana, mescolando fragilità e ostinazione. Al suo fianco la magnetica Irene Papas, intensa e carismatica nel ruolo di Luisa Roscio. Gabriele Ferzetti offre una prova elegante e ambigua, mentre Salvo Randone aggiunge profondità con il suo carisma scenico. Ogni volto contribuisce a dare corpo a un racconto che mescola realismo e allegoria, restituendo un affresco vivido e spietato. Non meno importante è la presenza di Luigi Pistilli, Leopoldo Trieste e Mario Scaccia, che con ruoli secondari rafforzano l’impatto corale del film. La direzione di Petri, capace di bilanciare ritmo narrativo e introspezione psicologica, esalta il talento dei suoi interpreti.

Premi e riconoscimenti internazionali per A ciascuno il suo, oggi disponibile su RaiPlay

A ciascuno il suo non è solo un cult nazionale. La sua forza narrativa venne riconosciuta subito a livello internazionale. Al Festival di Cannes del 1967 ottenne il Premio per la Migliore Sceneggiatura, firmata da Elio Petri insieme a Ugo Pirro. In Italia conquistò i Nastri d’Argento 1968, con ben quattro riconoscimenti tra cui quello a Volonté come Miglior attore protagonista e a Ferzetti come Miglior non protagonista. Arrivarono anche i Globi d’Oro, che consacrarono il talento di Volonté, già destinato a diventare uno dei volti simbolo del cinema politico italiano.

raiplay
Una scena dal film disponibile su RaiPlay

Questi riconoscimenti non solo consacrarono Petri come uno dei registi più incisivi della sua generazione. Contribuirono a fare del film un punto di riferimento per il cinema d’inchiesta e il racconto della mafia sul grande schermo. Oggi la possibilità di ritrovare questo film su RaiPlay rende accessibile a tutti una pietra miliare della nostra cinematografia. Non si tratta di un semplice recupero nostalgico. Conserva una forza dirompente, grazie alla sua attualità e alla capacità di raccontare la corruzione e le ipocrisie di un sistema di potere che non conosce tempo. Per chi ama il cinema italiano, ma anche per chi vuole avvicinarsi a un’opera che ha fatto scuola a livello internazionale, questo titolo rappresenta una tappa obbligata. Ogni inquadratura di Petri, ogni dialogo tratto dalla penna di Sciascia, ogni sguardo degli attori diventa parte di un mosaico che continua a parlare al presente.

Lascia un commento