Alessandro Borghese torna a stupire i fan e lo fa nel modo che gli riesce meglio: con una ricetta che sembra un gioco ma diventa alta cucina. Questa volta lo chef più rock della tv si è lasciato ispirare dalla Pasta Zoo, la pasta che richiama l’infanzia, trasformandola in un piatto da ristorante stellato. Il segreto? Un ingrediente finale che scrocchia sotto i denti e regala emozioni intense.
Sul profilo alekitchensound è comparsa la ricetta che sta già facendo parlare: Pasta Zoo con ricciola, funghi pioppini e peperone crusco. Una combinazione insolita, capace di unire il mare, la terra e quella nota croccante che cattura chiunque. I fan hanno commentato entusiasti, sottolineando quanto sia bello vedere la creatività dello chef uscire dai soliti schemi. L’idea è semplice ma geniale: prendere un formato di pasta amato dai bambini e trasformarlo in una preparazione sorprendente. Un gesto che racconta bene lo stile Borghese, fatto di ironia, gusto e continua voglia di innovare.
Ecco gli ingredienti pensati per quattro persone:
Il procedimento raccontato da Borghese è lineare, ma con passaggi che fanno la differenza. In una padella lo chef soffrigge aglio e prezzemolo tritati finemente, insieme a olio EVO e peperoncino. Dopo pochi minuti arrivano i funghi, puliti e tagliati grossolanamente. Poi tocca alla ricciola, privata della pelle e tagliata a cubetti. Tutto sfumato con un goccio di vino bianco, lasciando evaporare l’alcol per mantenere solo la parte aromatica. Il momento clou? Il peperone crusco fritto. Viene immerso in olio di girasole bollente a 200 gradi, poi scolato e asciugato su carta assorbente. È lui l’ingrediente segreto che regala la croccantezza finale e un sapore intenso, quasi dolce e amaro allo stesso tempo.
Mentre il condimento prende forma, la Pasta Zoo cuoce in abbondante acqua salata. Borghese consiglia di tenere da parte un po’ di acqua di cottura: sarà fondamentale per la mantecatura. Una volta scolata, la pasta viene saltata in padella con la ricciola, i funghi e il Parmigiano Reggiano, legati proprio dall’acqua conservata. Il risultato è una cremosità naturale, senza bisogno di aggiungere panna o burro. All’impiattamento, il tocco finale: il peperone crusco fritto spezzettato sopra. Una spolverata che cambia tutto, regalando al piatto eleganza e personalità. Lo chef invita a servirlo subito, perché la croccantezza non vada persa.
La scelta di Borghese non è casuale. La Pasta Zoo richiama ricordi di famiglia e momenti leggeri, ma la sua reinterpretazione in chiave gourmet dimostra che la cucina può sempre reinventarsi. Prendere qualcosa di semplice e trasformarlo in speciale è il messaggio che lo chef condivide con i suoi fan. Non è la prima volta che Borghese lancia provocazioni culinarie sui social. Il suo stile diretto, la capacità di connettersi con il pubblico e la voglia di sperimentare lo hanno reso uno dei personaggi più seguiti della scena gastronomica italiana. Questa volta però il colpo è doppio: emozione e divertimento nello stesso piatto.
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