La prima immagine ufficiale di Io sono Rosa Ricci scuote i fan. Maria Esposito appare trasformata, lontanissima dalla ragazza di Mare Fuori. Nella foto diffusa in queste ore, la giovane attrice impugna una pistola e guarda lo spettatore con uno sguardo che ricorda da vicino l’iconica Uma Thurman di Kill Bill.
Il film, diretto da Lyda Patitucci, uscirà nelle sale il prossimo 30 ottobre 2025. È il primo prequel spin-off della serie Mare Fuori, amatissima dal pubblico Rai e Netflix. Racconterà l’adolescenza di Rosa, figlia del boss Don Salvatore Ricci interpretato da Raiz. Un passato oscuro, lontano dalle mura dell’IPM napoletano che l’ha resa celebre.
La trama prende forma già dalla foto. Rosa, quindicenne, viene rapita dal narcotrafficante Carlos. Su un’isola sperduta, affronta paura, solitudine e un viaggio di maturazione che cambierà la sua vita. Mentre il padre scatena una guerra sanguinosa, Rosa non resta a guardare. Pianifica la fuga e scopre una forza che sorprende prima di tutto lei stessa. Il cast affianca Maria Esposito a Andrea Arcangeli, Jorge Perugorria, Gerardo de Pablos e Juan Daniel Straube. Spicca anche l’attesa per la possibile presenza di Antonia Truppo nel ruolo della madre di Rosa. Assente invece Giacomo Giorgio, interprete di Ciro Ricci, che qui non compare.
La regista Patitucci ha scelto Napoli e la Sicilia come scenari principali. Luoghi simbolici, intensi, che diventano specchio delle emozioni della protagonista. La fotografia promette atmosfere cupe e reali, lontane da ogni estetica patinata. Una scelta che avvicina Io sono Rosa Ricci più a un revenge movie internazionale che a una classica fiction italiana.
Maria Esposito, diventata simbolo per una generazione grazie a Mare Fuori, porta sul grande schermo una Rosa inedita. Non più solo ragazza fragile e protetta, ma una figura che imbraccia le armi della vendetta e della libertà. Il parallelismo con Uma Thurman in Kill Bill non è casuale. Nella foto, la postura, l’abbigliamento consumato, la pistola in mano: tutto rimanda al mito delle eroine di resistenza. Ricorda Sarah Connor in Terminator 2, Katniss Everdeen di The Hunger Games, fino alla tradizione italiana de La ragazza con la pistola di Monicelli. Il messaggio è chiaro: Rosa non è più solo figlia di un boss, ma donna pronta a riscrivere il proprio destino. Una ribellione che parte dal corpo, dallo sguardo, dalla scelta di sporcarsi le mani. E la foto diventa simbolo di questa metamorfosi.
Il trailer, diffuso a fine agosto 2025, ha già mostrato scene di rapimento, fuga e ribellione. Ma è la foto ufficiale a imprimere nell’immaginario collettivo l’immagine definitiva di Rosa: dura, ferita, determinata. Una ragazza che somiglia a un’eroina pop, ma radicata nella realtà cruda di Napoli e dei clan criminali. In questo senso, il film si presenta come più di un semplice spin-off. È un racconto universale di crescita, di scelte e di identità. Lontano dalle mura di un carcere minorile, Rosa combatte per se stessa. E ogni dettaglio, dal look al setting, parla di resistenza.
La foto con il logo della Festa del Cinema di Roma conferma l’ambizione internazionale del progetto. Non solo cinema di genere, ma anche riflessione culturale sul ruolo delle donne in contesti criminali. Un’eroina che, come le icone hollywoodiane, diventa simbolo di lotta e ribellione. Il conto alla rovescia è iniziato. Il 30 ottobre 2025, Rosa Ricci entrerà in sala e forse nella storia del cinema italiano contemporaneo. Con una foto che, già oggi, sembra destinata a diventare iconica. Proprio come la locandina di Uma Thurman in Kill Bill.
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