Come Rocky, ma senza pietà sul ring: in prima serata un film che in America fu subito leggenda

Stasera in tv su Rai 4 Lionheart: il film di Jean-Claude Van Damme che riaccende il paragone eterno con Rocky.

La saga di Rocky Balboa non è soltanto una serie di film, ma un fenomeno culturale che ha riscritto il concetto di eroismo al cinema. Dal 1976 in poi, ogni storia di riscatto sportivo o personale viene inevitabilmente confrontata con quella di Rocky, l’antieroe capace di resistere ai colpi della vita e rialzarsi sempre. Stasera su Rai 4 andrà in onda Lionheart – Scommessa vincente (1990), un titolo che, pur appartenendo al cinema d’azione più puro, porta con sé echi del mito creato da Sylvester Stallone. Rocky non ha cambiato soltanto la boxe sullo schermo, ma ha offerto una nuova immagine dell’eroe. Non più il campione imbattibile, ma l’uomo comune che lotta per dignità, amore e rispetto. La saga ha raccontato la caduta e la rinascita, l’orgoglio delle periferie, la speranza che nasce dal sacrificio. Ancora oggi, con gli spin-off di Creed, quella lezione resta viva: non conta quante volte cadi, ma quante volte ti rialzi.

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Una scena da Lionheart stasera in tv

Questo approccio ha influenzato interi decenni di cinema, anche fuori dal ring. Ecco perché quando un film come Lionheart porta sullo schermo una storia di riscatto e combattimenti, il paragone con Rocky diventa inevitabile. Lionheart – Scommessa vincente racconta la vicenda di Lyon Gaultier, interpretato da Jean-Claude Van Damme, un ex legionario francese che diserta per raggiungere Los Angeles. La sua missione è proteggere la famiglia del fratello, rimasta sola dopo l’uccisione dell’uomo da parte di narcotrafficanti. Senza mezzi e senza tempo, Lyon trova un’unica via per guadagnare i soldi necessari: i combattimenti clandestini. Da quel momento diventa “Lionheart”, un lottatore che combatte per sopravvivere, ma soprattutto per dare una speranza ai suoi cari. Nel cast troviamo Harrison Page, Lisa Pelikan, Ashley Johnson, Deborah Rennard e Brian Thompson.

Successo e accoglienza: Lionheart stasera in tv conquistò subito l’America come Rocky

Il pubblico dell’epoca accolse il film con entusiasmo. Lionheart consolidò Van Damme come star del cinema action degli anni ’90, amatissimo per le sue mosse spettacolari e il carisma fisico. La critica, invece, rimase più fredda, sottolineando la prevedibilità della trama e la centralità assoluta del protagonista. Eppure, con il tempo, il film ha conquistato lo status di cult tra i fan delle arti marziali e di chi ama le storie di riscatto vissute sul ring, legale o meno che sia. Lionheart e Rocky condividono alcuni elementi chiave: il protagonista che parte dal basso, la lotta disperata per un obiettivo più grande di sé, il coraggio di non arrendersi. Tuttavia, le somiglianze finiscono qui. Rocky Balboa incarna un mito universale, capace di parlare di riscatto sociale, di periferie dimenticate, di dignità umana. Lyon Gaultier, invece, rappresenta un eroe più fisico e brutale, immerso in un contesto cupo e violento, dove i pugni valgono più delle parole.

Rocky commuove per la sua umanità, Lionheart conquista per la sua spettacolarità. Il primo appartiene alla leggenda del cinema, il secondo al culto del genere action. Se Rocky è l’icona che ha insegnato a generazioni intere cosa significa resistere, Lionheart è il fratello minore che porta quella stessa energia in un’arena diversa: più sporca, più cruda, ma ugualmente affascinante. Stasera in tv su Rai 4, il duello ideale tra Stallone e Van Damme torna ad accendersi. E forse, rivedendo Lyon combattere con i denti stretti per proteggere i suoi cari, il pensiero correrà inevitabilmente a Rocky, perché certe storie di coraggio non smettono mai di parlare allo spettatore.

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