Speriamo che sia femmina: il capolavoro premiatissimo di Monicelli è su RaiPlay.
Chi ama il cinema d’autore non può perdersi l’occasione di rivedere su RaiPlay un film che ha segnato un’epoca: Speriamo che sia femmina, diretto da Mario Monicelli nel 1986. Una commedia raffinata e malinconica, capace di fotografare con delicatezza i rapporti familiari e le dinamiche sociali, conquistando pubblico, critica e una pioggia di premi che lo hanno reso una vera pietra miliare del nostro cinema. L’ambientazione è la campagna toscana, in un casale abitato da una comunità prevalentemente femminile. A guidare tutto c’è Elena (Liv Ullmann), donna razionale e forte, che tiene in piedi la fattoria insieme alla governante Fosca (Athina Cenci). Con loro vivono le figlie, Franca (Giuliana De Sio) e Malvina (Stefania Sandrelli), e l’anziano zio Gugo. A complicare l’equilibrio arrivano la sorella attrice, il marito separato Leonardo (Philippe Noiret) e altri personaggi che portano con sé conflitti, debolezze e una crisi economica che rischia di travolgere tutti.
Il destino prende una piega drammatica con la morte improvvisa di Leonardo, evento che mette a dura prova la famiglia. Eppure, da quella frattura nasce una nuova forza: le donne si stringono ancora di più, trovando il coraggio di ricominciare. Il futuro, rappresentato dalla gravidanza di Franca, diventa un messaggio di speranza che dà senso al titolo stesso del film. Uno degli elementi che rendono Speriamo che sia femmina indimenticabile è il suo cast stellare. Oltre a Liv Ullmann e Philippe Noiret, troviamo Catherine Deneuve, icona assoluta del cinema francese, e grandi interpreti italiani come Giuliana De Sio, Stefania Sandrelli e Giuliano Gemma. A questi si aggiungono Bernard Blier e Lucrezia Lante della Rovere, tutti diretti da un Monicelli in stato di grazia. Ogni attore offre un contributo che arricchisce il quadro corale, senza mai sovrastare l’altro, ma intrecciando voci e sensibilità in un equilibrio perfetto.
Il film ottenne un’accoglienza straordinaria, vincendo 7 David di Donatello e 3 Nastri d’Argento, tra cui quelli per il miglior film e la migliore regia. Questi riconoscimenti consacrarono definitivamente Speriamo che sia femmina come una delle opere più importanti degli anni ’80. Nonostante siano passati quasi quarant’anni, la pellicola continua a essere celebrata in rassegne e festival, oltre che amatissima dagli spettatori che la riscoprono su piattaforme come RaiPlay. Questo film resta un capolavoro. Racconta con assoluta ironia e malinconia la condizione femminile. Mostra donne capaci di resistere, di essere guida morale e pratica, anche a costo di solitudine.
Monicelli evita retorica e ideologismi, offrendo uno sguardo autentico, che ancora oggi appare sorprendentemente attuale. Rivedere Speriamo che sia femmina significa immergersi in un pezzo di storia del cinema italiano, ma anche riscoprire un linguaggio universale fatto di emozioni, fragilità e resilienza. Su RaiPlay è l’occasione perfetta per ritrovare un classico che continua a brillare, con la stessa forza del giorno in cui vinse i suoi premi più prestigiosi.
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