Toni Servillo sorprende su RaiPlay: Lasciati andare è la sua commedia più insolita.
Toni Servillo è sinonimo di cinema d’autore, di ruoli intensi e carichi di riflessione, spesso legati alla poetica visiva di Paolo Sorrentino o a personaggi scolpiti nella memoria collettiva come Jep Gambardella de La grande bellezza. Sempre con Paolo Sorrentino e La Grazia, ha conquistato l’ambitissima Coppa Volpi all’ultima Mostra d’arte cinematografica di Venezia. Eppure, su RaiPlay è disponibile un titolo che mostra un volto inedito e sorprendente dell’attore campano: Lasciati andare. Una commedia del 2017 diretta da Francesco Amato che segna un punto di svolta nella carriera di Servillo, capace qui di cimentarsi con ironia, leggerezza e un’irriverenza mai vista prima in un suo film.

Nel film, Servillo interpreta Elia Venezia, psicanalista ebreo tanto brillante quanto burbero, intrappolato nelle proprie routine e in una vita che sembra aver perso colore. La sua esistenza cambia dopo un malore che lo costringe a rimettere in discussione il proprio stile di vita. È qui che entra in scena Claudia, una personal trainer solare e caotica interpretata da Verónica Echegui. Dall’incontro tra due mondi opposti nasce un percorso di trasformazione che mescola comicità, ironia tagliente e un tocco di malinconia. Non è solo una storia di crescita personale, ma anche il racconto di come l’autoironia possa diventare una chiave per alleggerire le proprie rigidità interiori. Elia, infatti, non cambia soltanto fisicamente, ma compie una vera “dieta emotiva” che lo porta ad aprirsi agli altri e a ritrovare il gusto della vita.
Toni Servillo e un cast che sostiene la leggerezza
Oltre a Servillo ed Echegui, il film vanta un cast che contribuisce alla brillantezza della commedia: Carla Signoris nel ruolo dell’ex moglie Giovanna, Luca Marinelli nei panni del ribelle Ettore, e volti noti come Pietro Sermonti e Giacomo Poretti. Una squadra capace di creare una coralità che arricchisce la leggerezza della pellicola, senza mai cadere nella banalità. Guardando Lasciati andare su RaiPlay, colpisce la differenza rispetto ai personaggi iconici interpretati da Servillo. Se Jep Gambardella era un uomo consumato dalla disillusione e immerso nella mondanità, Elia Venezia parte dall’apatia quotidiana per ritrovare vitalità e affetti autentici. Rispetto alle collaborazioni con Ficarra e Picone, dove il suo carisma austero si affiancava all’umorismo del duo, qui è Servillo stesso a buttarsi nella commedia pura, con un registro comico asciutto e intelligente.
Persino rispetto ai ruoli scritti da Paolo Sorrentino, spesso onirici e tormentati, in questo caso l’attore mostra un lato più naturale, immediato e vicino alla tradizione della commedia all’italiana. Lasciati andare rappresenta molto più di una parentesi leggera. È una prova d’attore che dimostra come Servillo sappia reinventarsi senza perdere profondità. La sua capacità di passare dal dramma alla commedia lo conferma come uno degli interpreti più versatili del nostro cinema. La scelta di RaiPlay di proporre questo film permette di scoprire un Servillo diverso, capace di sorprendere e conquistare anche chi lo conosce soprattutto per i ruoli intensi e cerebrali. Una commedia che unisce risata e malinconia, mostrando come anche un interprete di spessore internazionale possa giocare con la leggerezza senza rinunciare alla qualità.
