Sanremo riparte dai giovani. Dal cuore di Rai arriva il regolamento che cambierà per sempre il modo di conquistare l’Ariston. La firma è quella di Carlo Conti, alla sua seconda edizione consecutiva come direttore artistico dopo il quinquennio Amadeus. Il suo entusiasmo – anche per Sanremo Giovani 2025 – è contagioso.
Non è solo un concorso. È una corsa contro il tempo, una sfida tra sogni e realtà. Un percorso che ha già consacrato talenti diventati icone delle classifiche. Nel 2025, però, cambia tutto. E nessuno, davvero, se lo aspettava. Prima differenza: i limiti d’età. Per partecipare bisogna avere almeno 16 anni compiuti e non più di 28 al 1° gennaio 2026. Nel 2024 il limite massimo era 26: la finestra si allarga. Una scelta che apre le porte a una nuova generazione di cantautori e interpreti.
Poi c’è il percorso televisivo. Dall’11 novembre su Rai 2 quattro serate in seconda serata accenderanno la sfida. Ogni puntata vedrà sei artisti esibirsi dal vivo. Solo tre a serata supereranno il turno. La Commissione musicale, guidata da Conti, avrà il compito di decidere chi resterà in gara. Un meccanismo che rende la sfida più spettacolare e seguita dal pubblico a casa.
A dicembre la tensione salirà ancora. Il 9 ci sarà la semifinale: da 12 concorrenti ne resteranno solo 6. Il 14 dicembre, in prima serata su Rai 1 e in diretta dal Casinò di Sanremo, andrà in scena la finale. Una notte decisiva, che selezionerà soltanto due artisti destinati al palco del Festival di Sanremo 2026. Anche qui un cambiamento dato che lo scorso anno erano invece tre.
Il percorso di Sanremo Giovani 2025 non si ferma qui. Al fianco dei due vincitori della finale, ci saranno altri due artisti provenienti da Area Sanremo (e non uno, come l’anno scorso). Anche in questo caso la scelta sarà affidata alla Commissione musicale e a Carlo Conti. In totale, quindi, le Nuove Proposte al Festival saranno quattro.
Un numero ridotto, che aumenta il peso di ogni decisione e rende l’accesso all’Ariston ancora più prezioso. I giovani non sfideranno i Big, ma avranno una sezione a parte. Una distinzione netta, che valorizza i talenti emergenti senza disperderli in un mare di nomi già affermati. Rispetto al 2024, il nuovo schema appare ancora più televisivo e competitivo. Le puntate su Rai 2 trasformano la selezione in un evento seguito settimana dopo settimana. Il pubblico potrà affezionarsi, tifare, scegliere i propri preferiti. E i ragazzi avranno la sensazione di vivere una vera avventura collettiva, non solo un provino dietro le quinte.
La storia di Sanremo Giovani lo dimostra: da questo format sono passati volti che oggi riempiono stadi e scalano classifiche. Ogni edizione diventa un trampolino per il futuro della musica italiana. Quest’anno, però, la corsa appare più dura, selettiva, carica di pressione. Ma proprio per questo più autentica.
Il termine per inviare le domande di partecipazione è fissato al 15 ottobre. C’è tempo, ma non troppo. Il regolamento integrale è disponibile sul portale ufficiale della Rai. Da oggi 8 settembre, la sfida è ufficialmente iniziata. Per i ragazzi che sognano il Festival, questo è il momento giusto per provarci. La porta è stretta, la strada è lunga. Ma dietro quell’apertura c’è l’Ariston, con le sue luci, le sue emozioni, il suo mito immortale. E Carlo Conti, ancora una volta, sarà il custode di quel sogno.
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