Valeria Bruni Tedeschi: quando l’interpretazione che l’ha avviata verso una carriera scintillante.
Valeria Bruni Tedeschi a Venezia 82 ha conquistato pubblico e critica con Duse di Pietro Marcello, presentato in concorso e accolto da oltre undici minuti di applausi. Un tributo che non lascia spazio a dubbi: l’attrice italiana, da tempo punto di riferimento del cinema europeo, ha raggiunto con questo ruolo una delle vette più alte della sua carriera. Nel film, Bruni Tedeschi si immerge nella figura di Eleonora Duse, mito del teatro mondiale e icona di una recitazione capace di riscrivere le regole della scena. Lontana da ogni imitazione, Valeria sceglie un approccio più intimo e personale: non copia, non ricalca, ma costruisce un dialogo. Racconta la donna, più che la diva, e le restituisce fragilità e forza, delicatezza e ribellione. Non è un biopic classico, ma una visione che mescola storia e invenzione, capace di far emergere l’anima nascosta dietro la leggenda.
Valeria Bruni Tedeschi non è nuova a interpretazioni memorabili, ma con Duse ha trovato una dimensione unica: quella dell’empatia. La sua recitazione non alza monumenti, non mette in scena un’icona imbalsamata. Preferisce scavare, dialogare, diventare complice di una donna che ha saputo sfidare il suo tempo. È qui che nasce la magia: il mito diventa umano e l’attrice diventa leggenda. Il film arriverà nelle sale italiane il 18 settembre 2025, ma non è ancora disponibile in streaming. L’attesa sarà lunga, e forse proprio per questo ancora più carica di desiderio.
Valeria Bruni Tedeschi: il primo ruolo che l’ha resa tra le migliori
Per capire la grandezza di Valeria Bruni Tedeschi, bisogna tornare indietro di trent’anni, a La seconda volta (1995) di Mimmo Calopresti. Qui interpreta Lisa, ex terrorista segnata dal rimorso, in un faccia a faccia silenzioso e doloroso con la vittima interpretata da Nanni Moretti. Una recitazione scarna, essenziale, che punta al non detto. La forza sta nel trattenere, nel mostrare il peso della memoria senza sovraccarichi emotivi. Quella prova le valse il David di Donatello come miglior attrice, ed è considerata una delle più intense del cinema italiano anni ’90. Nonostante ciò, il film è oggi difficile da reperire: non presente sulle principali piattaforme streaming, è una gemma quasi introvabile, da riscoprire in home video o nei passaggi televisivi.

Con Duse Valeria abbraccia la fragilità e la spiritualità di una donna che ha rivoluzionato il teatro. Con La seconda volta offre un ritratto asciutto, fatto di silenzi e tensione interiore. Due estremi che raccontano la stessa cosa: la capacità rara di trasformare ogni ruolo in un viaggio dentro l’animo umano. Oggi, a sessant’anni, Bruni Tedeschi è una delle attrici italiane più premiate e rispettate, capace di far convivere cinema d’autore e racconto popolare, ironia e tragedia. Non è mai stata “solo” un’attrice: è un’artista che abita i personaggi, li fa respirare, li rende vivi. Chi vorrà vedere Duse dovrà attendere la distribuzione in sala, dal 18 settembre 2025. Per lo streaming non ci sono ancora date ufficiali. La seconda volta, invece, al momento non è disponibile sulle principali piattaforme italiane. Un motivo in più per tenerlo d’occhio: quando riappare, diventa occasione rara per riscoprire un film che ha cambiato il volto della sua carriera.
