Un viaggio emotivo tra ricordi e silenzi: Rosso Istanbul è disponibile su RaiPlay.
Tra i tanti titoli firmati da Ferzan Özpetek, ce n’è uno che in pochi conoscono davvero. Si tratta di Rosso Istanbul, film del 2017 passato quasi in sordina ma oggi disponibile gratuitamente su RaiPlay. Una pellicola che merita una (ri)scoperta, soprattutto per chi ama le storie intime, malinconiche e cariche di simbolismo. Non troverai la coralità allegra di Saturno contro, né l’intensità romantica de La finestra di fronte. Qui il tono cambia, si fa più riflessivo, quasi sospeso. Ed è proprio in questo che Rosso Istanbul colpisce: è un film che non urla, ma accompagna lo spettatore con delicatezza in una Istanbul personale, mai così velata e interiore.
La trama ruota attorno a Orhan Sahin, scrittore turco trapiantato a Londra, interpretato da Halit Ergenç. Dopo vent’anni, Orhan torna nella sua città natale per aiutare l’amico Deniz, regista tormentato, a rivedere un manoscritto. Ma quando Deniz scompare improvvisamente, Orhan si ritrova a fare i conti non solo con il mistero, ma con un passato che lo travolge in ogni angolo della città. Attorno a lui ruotano figure ambigue e struggenti: Neval (Tuba Büyüküstün), vecchia amica di Deniz, Yusuf (Mehmet Günsür), fratello ribelle e irrisolto, Sibel (Serra Yilmaz), presenza familiare e silenziosa. Tutti contribuiscono a costruire un mosaico emotivo denso, che si intreccia con la memoria, la perdita, l’identità.
Chi conosce Özpetek sa quanto la città sia spesso protagonista dei suoi racconti. In Rosso Istanbul, però, la capitale turca è meno esplosa visivamente rispetto ad altre opere. È evocata più che mostrata, come un’eco che risuona nei silenzi, nelle stanze vuote, nelle rive del Bosforo. Una scelta forse voluta, che restituisce una città più intima, legata ai ricordi piuttosto che al presente. Non è un film perfetto. La narrazione procede con lentezza, e alcune sottotrame restano sospese. Alcuni critici hanno parlato di eccessiva frammentazione e dialoghi a tratti enfatici. Ma è anche vero che Rosso Istanbul non cerca di piacere a tutti i costi. Piuttosto, si offre come uno spazio emotivo da attraversare senza fretta, lasciando che siano i dettagli, uno sguardo, una fotografia, una frase sussurrata a costruire il senso.
Proprio per questo, vederlo oggi su RaiPlay acquista un valore speciale. In un’epoca di narrazioni veloci e trame iper costruite, Rosso Istanbul rappresenta un gesto controcorrente. È un ritorno all’intimità, alla fragilità, ai non detti. E per chi conosce Özpetek solo attraverso i suoi titoli più celebri, questa pellicola offre un’occasione unica per scoprire il suo lato più personale. Un diario visivo, tratto dal suo stesso romanzo, in cui il regista si mette a nudo, tra nostalgia e bisogno di riconciliazione. Rosso Istanbul è disponibile in streaming gratuito su RaiPlay. Se ami il cinema di Özpetek, non perdertelo. Se non lo conosci, questo è il punto di partenza più inaspettato e autentico che puoi scegliere.
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