Non solo Mercoledì 2: su Netflix c’è un altro gioiello gotico firmato Tim Burton.
Con l’uscita della seconda stagione di Mercoledì su Netflix, milioni di fan di Tim Burton sono tornati a immergersi in un universo gotico, ironico e oscuro. Ma se dopo il binge-watching ti senti orfano di quella magia nera e teatrale, c’è un altro film sulla piattaforma che devi assolutamente (ri)scoprire: Sweeney Todd – Il diabolico barbiere di Fleet Street. Sweeney Todd non è solo un film di Tim Burton: è la quintessenza del suo stile. Atmosfere plumbee, personaggi tragici e marginali, un’estetica gotica scolpita nei dettagli e una colonna sonora che ti entra sotto pelle.

Uscito nel 2007 e basato sul musical cult di Stephen Sondheim, il film racconta la storia di Benjamin Barker (Johnny Depp), barbiere tornato a Londra con il nome di Sweeney Todd dopo anni di ingiusta prigionia. Il suo unico scopo? Vendicarsi del giudice Turpin (Alan Rickman), colpevole di avergli portato via tutto. Nel suo ritorno alla vita (e alla morte) lo accompagna Mrs. Lovett (Helena Bonham Carter), pasticciera innamorata e complice, che trasforma le sue vittime in ingredienti per i suoi famigerati pasticci di carne. Un incubo in musica, con toni grotteschi e lirici allo stesso tempo.
Perché è perfetto per chi ama Mercoledì su Netflix
Chi ha adorato Mercoledì non potrà non rimanere affascinato anche da Sweeney Todd. Entrambi raccontano storie di ribellione, dolore e vendetta, con protagonisti cupi ma incredibilmente umani. E se l’adolescente Addams sfida il conformismo scolastico, Todd combatte un sistema corrotto con la lama del suo rasoio. Il mood visivo è lo stesso: luci basse, colori desaturati, una Londra quasi teatrale, costruita più con la suggestione che con la CGI. E poi c’è la musica: dove Mercoledì usa le note per marcare il ritmo della narrazione, Sweeney Todd ne fa la struttura portante. Un musical horror che non assomiglia a nessun altro.
Johnny Depp nei panni del barbiere vendicatore offre una delle sue performance più intense e tormentate. Helena Bonham Carter è perfetta nel ruolo della pasticciera cinica e romantica. E Alan Rickman, nei panni del giudice, regala un’interpretazione da brividi. Tutti i brani sono cantati dagli attori stessi, senza doppiaggio. Questo dettaglio, unito alla regia teatrale di Burton, crea un’esperienza visiva e sonora unica e immersiva. Nonostante abbia vinto un Oscar e due Golden Globe, Sweeney Todd non è tra i film più citati di Tim Burton. Forse perché è uno dei suoi lavori più estremi, più adulti, più tragici. Ma è proprio per questo che merita attenzione: perché è un film che osa. Se Mercoledì ha reso di nuovo pop il gotico tra le nuove generazioni, Sweeney Todd rappresenta la sua forma più pura e radicale. Non un semplice horror, non solo un musical: ma una tragedia shakespeariana cantata con il sangue e l’ironia nera. Guardalo di sera, a luci spente, e lasciati travolgere. Perché una volta che entri nella bottega di Sweeney Todd, non ne esci più.
