Rocco Hunt verso The Voice? Le voci si rincorrono, lui risponde dal Giffoni.
Rocco Hunt al Giffoni Film Festival è a suo agio. L’atmosfera è rilassata, i fan lo accolgono come un fratello maggiore. Dietro le quinte del festival, si vocifera di una possibile partecipazione del rapper campano alla prossima edizione di The Voice su Rai 1. E le voci non sembrano poi così infondate. Alla domanda diretta su un possibile futuro in televisione, Rocco risponde con cautela. Ammette che la tv lo incuriosisce, che vorrebbe mostrarsi al pubblico in una veste diversa, più matura, più completa. Non dice di sì, ma nemmeno si tira indietro. Una conferma? No. Ma un’apertura chiara, sì.
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Le indiscrezioni lo danno vicino al debutto come coach a The Voice Senior, in coppia proprio con l’amico di sempre Clementino, già volto del programma. Un’accoppiata che sembra scritta per i social: due anime diverse ma complementari, due voci di un Sud che ha sempre qualcosa da dire. Secondo fonti vicine alla produzione, i due potrebbero condividere una poltrona rossa nel programma in onda dal 14 novembre 2025 su Rai 1. Il duo sarebbe pronto a portare un’energia nuova nel format: competenza musicale, empatia e un pizzico di ironia che non guasta mai.
Rocco Hunt, l’artista che ha portato il dialetto in prima serata
Nato a Salerno nel 1994, Rocco Hunt, all’anagrafe Rocco Pagliarulo è cresciuto tra freestyle e rime taglienti, trovando nella musica una via di riscatto. Dopo il successo con Poeta Urbano nel 2013 e la vittoria a Sanremo Giovani nel 2014 con Nu juorno buono, il suo percorso è stato una continua evoluzione tra rap, pop e radici partenopee. Collabora con i big della scena, da Noyz Narcos a Eros Ramazzotti, ma non dimentica mai il ragazzo di periferia che era. I suoi testi parlano di disagio, speranza, orgoglio. E lo fanno in un linguaggio che alterna l’italiano al napoletano, portando il dialetto sul palco dell’Ariston e nelle playlist di Spotify. A differenza di molti colleghi, non ha mai ostentato l’idea di “diventare un personaggio televisivo”. Ma oggi, a oltre dieci anni dal suo debutto, l’idea di raccontarsi in un format come The Voice Senior gli sembra meno lontana. Perché no? La tv, dopotutto, potrebbe essere un’estensione coerente del suo percorso: un modo per valorizzare nuovi talenti, trasmettere esperienza e avvicinarsi a un pubblico trasversale.
Il suo approccio, anche durante l’intervista al Giffoni, è sempre quello del ragazzo normale. Niente frasi fatte, niente atteggiamenti da star. E proprio per questo, ogni sua parola pesa. Anche un semplice “mi piacerebbe” basta ad accendere la curiosità. Chi conosce Rocco sa che con Clementino il rapporto va oltre le collaborazioni musicali. Sono amici, complici, due voci che si rincorrono da anni tra strofe e risate. L’idea di vederli insieme in tv, non solo convince, ma entusiasma. Rocco non conferma. Ma nemmeno smentisce. Lascia intendere, con il suo solito sorriso sornione, che qualcosa bolle in pentola. E che la televisione, dopotutto, potrebbe essere davvero la prossima tappa di un artista che non smette mai di sorprendere. Come la sua musica: autentica, coinvolgente, sempre in movimento.