Jason Momoa non è più solo Aquaman. Questa volta si spoglia della corazza da supereroe e torna nella sua vera terra: le Hawaii.
Apple TV+ ha lanciato il 1° agosto una delle serie più attese e potenti dell’estate: Chief of War. Un progetto ambizioso, personale, storico. E profondamente emotivo. Questa non è solo una serie. È un ritorno alle origini. È identità, un grido di orgoglio raccontato in nove episodi che attraversano battaglie, onore e tradimento. La serie, creata da Jason Momoa insieme a Thomas Paʻa Sibbett, porta per la prima volta sul piccolo schermo l’epopea della riunificazione delle Hawaii alla fine del Settecento.
Una storia vera. Mai raccontata in una produzione di questo livello. Con paesaggi mozzafiato, sangue e sogni. Una lotta per l’anima di un popolo. Momoa interpreta Kaʻiana, un guerriero nobile, ribelle, visionario. L’unico a conoscere il mondo al di là del Pacifico. L’unico a osare scegliere da che parte stare. Insieme a lui, un cast eccezionale e autentico: Temuera Morrison (Star Wars), Luciane Buchanan (The Night Agent), Cliff Curtis (Avatar), Te Kohe Tuhaka, Kaina Makua, Moses Goods, Mainei Kinimaka. Una squadra formata da attori polinesiani, portavoce di una cultura spesso ignorata ma ricca di storie epiche e di memoria.
Kaʻiana nacque intorno al 1755, nelle isole di Puna e Kauaʻi. Era un aliʻi, cioè un nobile. Discendeva da re, ma sognava il mare aperto. Viaggiò lontano. In Cina, nelle Filippine, lungo la costa del Nord America. Vide le armi degli occidentali. Capì cosa stava arrivando. Al ritorno, si alleò con Kamehameha I, leader che voleva unificare le Hawaii sotto un’unica bandiera. All’inizio, Kaʻiana fu fondamentale. Fornì cannoni, strategie, coraggio. Ma poi qualcosa si ruppe. Venne emarginato. Tradito. E si ribellò.
Nell’ultima battaglia del 1795, a Nuʻuanu, si schierò contro Kamehameha. Morì combattendo. Ma la sua leggenda è sopravvissuta. Ed è arrivata fino a oggi. Chief of War racconta questa parabola drammatica. Un uomo diviso tra due mondi. Tra l’orgoglio di un popolo e la pressione della modernità. Non c’è bianco e nero. Solo domande. Cosa significa essere fedeli? A chi appartiene davvero la Storia?
Jason Momoa mette in gioco tutto. Il corpo, certo. Ma soprattutto l’anima. Questa è la serie della sua vita. Non è Hollywood. Non è fantasy. È memoria, carne e sangue. Con musiche potenti e una regia immersiva. Ogni scena grida pura e autentica verità. Ed è proprio questo che rende Chief of War unica. Un affresco che non troverai altrove. Una voce che mancava. Una storia che scuote. Guardala. Vivi ogni episodio. Non per intrattenerti. Ma per ricordare che anche le isole più lontane hanno combattuto la loro guerra. E l’hanno vinta con l’orgoglio.
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