Un matrimonio annullato, una chat impazzita e una scomparsa inspiegabile nel giorno più importante: è da qui che parte il film italiano più inaspettato dell’estate 2025 su Netflix.
Netflix ha pubblicato su Instagram la copertina ufficiale della nuova commedia in arrivo sulla piattaforma: un progetto satirico, grottesco, sorprendente, che sarà disponibile dal 27 agosto. Il post è chiaro e ironico: “Rubare un calciatore durante l’asta è considerato un reato?”. Dietro questa domanda assurda si nasconde una storia ancora più assurda. A firmare la regia c’è Alessio Maria Federici, già noto per il suo stile brillante e ritmato. La sceneggiatura è scritta da Giulio Carrieri e Michele Bertini Malgarini, due penne che conoscono bene le nevrosi e le ossessioni della loro generazione.
Il protagonista è Giacomo Ferrara – indimenticabile Spadino di Suburra – qui nel ruolo di Simone, uno sceneggiatore precario che si ritrova a fare i conti con un enigma personale e collettivo. Accanto a lui, Enrico Borello interpreta Gianni, l’amico scomparso nel giorno del proprio matrimonio e dell’ultima giornata di campionato. E poi c’è Caterina Guzzanti, nei panni di una giudice sarcastica e tagliente, perfetta voce del disincanto nazionale.
Il cast si completa con Silvia D’Amico, Francesco Russo, Antonio Bannò, Francesco Giordano, Giacomo Bottoni e Francesca Agostini. Ma le vere sorprese arrivano con le partecipazioni speciali: da Diletta Leotta a Pierluigi Pardo, passando per Daniele Orsato, Riccardo Gentile e perfino il calciatore Leonardo Pavoletti. Sì, avete letto bene: un arbitro vero, un bomber vero e una delle voci più riconoscibili della Serie A dentro un film che parla di passione, delirio e rivalità da tastiera.
Il tono è quello giusto: ironia tagliente e satira generazionale. La trama si snoda tra sospetti reciproci, flashback e schermate di chat su cui tutti noi potremmo riconoscerci. Una commedia nera che diventa anche un giallo. E che racconta, con sarcasmo e affetto, l’ossessione di un’intera generazione per il controllo, il gioco, la vittoria a ogni costo. Il film prende di mira, con leggerezza solo apparente, i tic dell’amicizia maschile e della competizione online. Un matrimonio saltato diventa l’occasione per mettere a nudo gelosie, segreti e rivalità sedimentate negli anni. Tutto si svolge in quella zona grigia dove il comico sfiora l’inquietante.
Ogni battuta è riconoscibile. Ogni dinamica, spietatamente familiare. Chiunque abbia mai fatto parte di una chat di gruppo o di un rituale condiviso si sentirà tirato dentro. Il titolo, “Ogni Maledetto Fantacalcio”, è un omaggio ironico a Ogni maledetta domenica, capolavoro con Al Pacino. Ma qui il football americano diventa pretesto per parlare d’altro: l’epica del quotidiano, la fedeltà all’ossessione, l’Italia vista dallo specchio storto dell’umorismo.
Netflix ha scelto di farlo uscire a fine agosto, proprio quando le prime giornate di campionato riaccendono riti, statistiche e vendette. Una data simbolica. Una scommessa sul potere della cultura pop italiana. E forse anche un invito a riderci su, per una volta. È un film che farà ridere, certo. Ma riderete anche di voi stessi. E questa è la cosa più italiana che ci sia.
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