Sotto il sole di Riccione è molto più di una commedia estiva: è un viaggio emotivo tra amicizie che cambiano, amori complicati e una nostalgia dolce che profuma di crema solare e musica italiana, ed è disponibile su Netflix.
Il film diretto dal duo YouNuts! (Niccolò Celaia e Antonio Usbergo) racconta un’estate romagnola piena di cuore. Il titolo si ispira all’iconica canzone “Riccione” dei Thegiornalisti, e non è un caso che nel film compaia anche Tommaso Paradiso in un cameo sorprendente. Tra i protagonisti, un volto che il pubblico italiano non ha dimenticato: Isabella Ferrari, simbolo delle fiction Rai e interprete amatissima, qui nei panni di Irene, madre coraggiosa e ironica.
Ma accanto a lei, c’è un cast giovane che porta freschezza e verità sullo schermo. Da Saul Nanni a Ludovica Martino, da Lorenzo Zurzolo a Cristiano Caccamo, ogni personaggio ha una storia da raccontare. E ognuna parla di noi. Il film è stato girato interamente a Riccione, tra locali iconici, hotel storici e spiagge affollate. Aquafan, Bagno Cesare 66, le discoteche romagnole: ogni location è un frammento di memoria collettiva. Di quelle che si ritrovano solo guardando indietro, o fermandosi sotto il sole a pensare.
C’è Marco, da sempre innamorato di Guenda, che però è fidanzata con un altro. E poi c’è Vincenzo, ragazzo non vedente che vuole vivere a pieno la sua libertà, tra errori e scoperte. Accanto a lui, Camilla, combattuta tra il desiderio di partire per il Canada e quello di restare accanto a chi, forse, non è solo un amico. Ciro invece arriva dal Sud. Sogna la musica, ma dopo un provino andato male finisce a fare il bagnino. Ed è lì che la vita gli regala incontri inaspettati, nuovi legami, nuove possibilità.
In parallelo, anche gli adulti affrontano le loro sfide. Lucio (interpretato da Luca Ward) e Gualtiero (l’intramontabile Andrea Roncato) ci mostrano che non è mai troppo tardi per cambiare, lasciarsi andare, o ripartire da zero. Il tono del film è leggero, ma non superficiale. Dietro le battute e i bikini ci sono ferite, fragilità, voglia di crescere. E la consapevolezza che l’estate, a volte, cambia davvero tutto.
Sotto il sole di Riccione non ha vinto premi, ma ha vinto qualcosa di più raro: il passaparola. Amatissimo dai giovani su Netflix, ha spianato la strada al suo sequel Sotto il sole di Amalfi, uscito nel 2022. E ha influenzato altri prodotti seriali, come Summertime, creando una nuova tendenza di racconto balneare italiano in streaming. La critica l’ha accolto con freddezza, ma il pubblico ha risposto con calore. Perché qui non si giudica la perfezione tecnica, ma l’emozione che resta.
E in un’Italia che spesso dimentica i suoi luoghi più belli, questo film ha avuto anche il merito di riportare Riccione al centro dell’immaginario pop. Una nuova capitale dell’estate non solo per i turisti, ma anche per chi guarda film in salotto sognando di essere là fuori, tra un bacio rubato e una granita al limone. Guardarlo oggi è un modo per tornare indietro. O forse solo per ritrovare quel sapore di libertà che, da adulti, sembra sempre più raro. Ma che il cinema — quando è sincero — sa restituire, anche solo per un’ora e mezza. Disponibile ora su Netflix. Ma attento: come tutte le estati, potrebbe svanire quando meno te lo aspetti.
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