Stasera in tv, domenica 27 luglio 2025, alle 21:20 su Italia 1 torna un film che non ha bisogno di presentazioni: Chiedimi se sono felice. Diretto nel 2000 da Massimo Venier, scritto e interpretato da Aldo Baglio, Giovanni Storti e Giacomo Poretti, è molto più di una commedia. È un film che parla di noi. Delle nostre amicizie, dei sogni non realizzati, dei viaggi che cambiano tutto. Delle parole che non abbiamo detto in tempo.
Chiedimi se sono felice ha ricevuto tre nomination ai Nastri d’Argento nel 2001: miglior attore protagonista al trio comico, miglior fotografia ad Arnaldo Catinari e miglior canzone originale a Samuele Bersani per il brano omonimo. È stato anche candidato al Ciak d’Oro. Ma il riconoscimento più grande è arrivato dal pubblico. Con un incasso di oltre 28 milioni di euro, è uno dei film italiani più visti di sempre. Un vero fenomeno generazionale. Non è una semplice commedia. È un racconto dolce e crudele sull’amicizia. Sulla distanza che si crea tra le persone che si amano. Sul bisogno di perdonarsi.
Nel cast anche una splendida Marina Massironi, nel ruolo di Marina, il personaggio che spezza l’equilibrio tra i tre protagonisti. Accanto a lei: Silvana Fallisi, Giuseppe Battiston, Antonio Catania, Paola Cortellesi, e persino l’esordio cinematografico di Ficarra e Picone.
La storia inizia con una telefonata. Aldo è malato. Giovanni e Giacomo devono raggiungerlo in Sicilia. Durante il viaggio riaffiorano ricordi, litigi, amore e rimpianti. Ma soprattutto: quel sogno teatrale condiviso. Portare in scena Cyrano de Bergerac. Un sogno che si trasforma in realtà solo dopo il dolore. Solo dopo essersi persi.
Chi ha vissuto i primi anni Duemila lo sa. Chiedimi se sono felice è stato un rito collettivo. Una pellicola che ha fatto ridere a crepapelle, ma anche versare lacrime vere. Alcune scene sono entrate nella cultura pop. La partita a calcetto improvvisata. I provini in teatro. Le bugie bianche. Il finale che lascia un nodo in gola. “Mi si sono intrecciati i diti” è diventata una delle battute più ripetute di sempre. Una generazione intera ci è cresciuta dentro. Ed è ancora lì, a distanza di 25 anni, a sentirsi rappresentata.
La colonna sonora di Samuele Bersani è la ciliegina malinconica. La sua Chiedimi se sono felice accompagna la scena finale con una dolcezza che spacca il cuore. Un brano che ancora oggi riecheggia nei ricordi di chi ha amato il film. L’ambientazione si muove tra Milano e la Sicilia. Il contrasto tra le due città fa da specchio alle emozioni. Il ritmo frenetico della città contro la lentezza che costringe a pensare. A sentire.
Il finale, ambientato in teatro, è una metafora potente. Sul palco si chiude il cerchio. Loro tre di nuovo insieme. Con il pubblico che applaude. E noi, dall’altra parte dello schermo, che sorridiamo tra le lacrime. Dopo questo film, Aldo, Giovanni e Giacomo hanno continuato a realizzare pellicole di successo. Da La leggenda di Al, John e Jack a Il cosmo sul comò. Ma nessuno dei loro lavori successivi ha eguagliato Chiedimi se sono felice. Perché questo film è diverso. È fatto di emozione vera. Di umanità imperfetta. Di una malinconia che ti entra dentro e non se ne va più. Non è solo un film. È un piccolo pezzo di vita. E stasera, anche solo per un’ora e mezza, puoi tornarci dentro. Alle 21:20, su Italia 1. Se puoi, non perderlo.
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