Alberto Matano incantato da Modica: tra barocco, bellezza e abbracci sinceri in Sicilia.
Dopo l’eleganza intramontabile di Siracusa, Alberto Matano ha scelto Modica come tappa successiva della sua vacanza siciliana. Ed è bastata una serata per sentire tutto il calore di questa città. Nelle storie Instagram condivise dal giornalista, il volto noto di Rai 1 appare immerso nella suggestione notturna di uno dei luoghi più autentici della Sicilia: le scale di San Pietro, gremite di gente, lo accolgono come un vecchio amico che torna a casa. Le immagini parlano da sole. Il colpo d’occhio è mozzafiato: la facciata barocca della Chiesa di San Pietro, illuminata da luci calde e circondata da una folla attenta e silenziosa, diventa teatro a cielo aperto. Le statue sembrano spettatori silenziosi, immobili eppure vive, a raccontare una storia antica.
Nella seconda immagine, lo scorcio si apre sulla valle, con le case che si arrampicano lungo la collina, i tetti di pietra calda e una scenografia che sembra uscita da un film di Tornatore. Modica, spesso trascurata dai grandi flussi turistici, qui si mostra in tutta la sua potenza emotiva. Non è solo bella: è viva. E lo si capisce dal modo in cui la città ha abbracciato Matano alla presentazione del suo romanzo Vita mia. Sul maxischermo alle sue spalle, la scritta “L’abbraccio di Modica per @albertomatano” non è un gesto di circostanza. È affetto vero, popolare, sincero.
Alberto Matano a Modica: l’abbraccio della Sicilia più autentica
Il legame tra il giornalista e la Sicilia è ormai noto. Originario della Calabria, Matano ha sempre mostrato un amore viscerale per il Sud, per le sue radici e la sua cultura. Ma qui, tra le vie strette di Modica, sembra trovare un’armonia speciale: quella di un luogo che sa essere accogliente senza ostentare, colto senza bisogno di dimostrarlo. Passeggiare per Modica è un’esperienza che cambia ritmo ai pensieri. I profumi del cioccolato nelle botteghe storiche, le voci che rimbalzano tra i vicoli, i panni stesi alle finestre e le terrazze fiorite creano un’atmosfera che conquista. Non c’è bisogno di filtri né di storytelling forzato: qui la bellezza è naturale, imperfetta e per questo indimenticabile.

La presenza di Alberto Matano, ospite d’onore di un evento culturale, sembra quasi un pretesto per celebrare la città stessa. La scalinata, trasformata in platea, diventa simbolo di come anche i luoghi più nascosti della Sicilia abbiano ancora tanto da raccontare. E da offrire. Modica inoltre, è chiamata anche la “città delle cento chiese” o “delle cento chiese e delle cento scale”. Tali soprannomi giungono per via della grossa quantità di chiese storiche e dalla sua particolare conformazione urbanistica, con tante scalinate che collegano tra loro le diverse zone della città.
