Luca Argentero torna sul grande schermo con una commedia che promette di farci ridere, riflettere e – forse – commuovere. Il film si intitola Una famiglia sottosopra e uscirà al cinema il 13 novembre 2025.
La regia è firmata da Alessandro Genovesi, maestro del genere brillante italiano. Accanto ad Argentero troviamo un cast ricco di nomi familiari: Valentina Lodovini, Licia Maglietta, Martina Bernocchi, Carlo Alberto Matterazzo e Chiara Pasquali. Prodotto da Sony Pictures International Productions in collaborazione con Wildside e distribuito da Eagle Pictures, il film mescola il tono leggero della commedia con il cuore delle dinamiche familiari più autentiche.
Genovesi scrive la sceneggiatura insieme a Giulio Carrieri. Il risultato? Una storia surreale, ma profondamente vera. Un racconto che inizia con un compleanno e finisce con un terremoto emotivo. L’Italia delle famiglie stanche, delle madri esauste e dei padri invisibili trova spazio e voce in questa pellicola. Ma lo fa sorridendo. E sì, è un film che parla anche di te. Di chi prova a tenere tutto in piedi. E magari ogni tanto sogna di scappare.
Alessandro Moretti (Argentero) è un uomo che ha perso la direzione. Il lavoro non c’è più. L’amore si è affievolito. I figli lo ignorano. La moglie lo sopporta a fatica. Il giorno del compleanno della figlia più piccola – Anna – decide di portare tutta la famiglia in un parco divertimenti. Anche la suocera si unisce. Una giornata tra giostre e zucchero filato sembra riportare un briciolo di serenità. La famiglia pernotta in uno degli hotel del parco. Ma la mattina dopo, succede l’impensabile.
Ogni membro della famiglia si risveglia nel corpo di un altro. Il padre diventa la figlia. La madre si ritrova nel corpo del figlio. La suocera… meglio non anticipare troppo. Da quel momento, si apre un vortice di situazioni esilaranti, imbarazzanti e surreali. Ma dietro le risate c’è qualcosa di più. C’è il desiderio di essere visti. Di farsi ascoltare. Di comprendere – finalmente – cosa succede dall’altra parte del tavolo.
Genovesi gioca con l’assurdo, ma tiene salde le emozioni. Le interpretazioni sono brillanti. Argentero è convincente nel doppio gioco di leggerezza e fragilità. Lodovini mostra ironia e profondità. Una famiglia sottosopra non è solo uno scambio di corpi. È uno scambio di ruoli, di stanchezze, di punti di vista. E forse è questo che lo rende speciale. In fondo, quante volte abbiamo detto “se solo fossi al posto suo, capirebbe…”? Ecco: qui succede davvero. E le conseguenze sono esilaranti. Ma anche toccanti.
Il film si inserisce nel filone delle commedie italiane intelligenti, quelle che riescono a toccare corde profonde senza mai prendersi troppo sul serio. E in un panorama cinematografico spesso dominato da effetti speciali o drammi estremi, Una famiglia sottosopra arriva come una ventata di freschezza umana. Da segnare in rosso sul calendario: 13 novembre 2025. Perché questa non è solo una commedia. È uno specchio – buffo, un po’ distorto – in cui tutti possiamo riconoscerci.
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