Ci sono storie che non si raccontano, si vivono: stasera, 25 luglio 2025, Rai 2 ti invita a un doppio viaggio che non dimenticherai mai.
Alle 21.20, in prima visione assoluta, arrivano due episodi imperdibili della serie evento “The Americas”, un’opera monumentale che ha richiesto cinque anni e 180 spedizioni. Con immagini mozzafiato e un livello produttivo degno del cinema, The Americas ci accompagna tra i canyon del West e le profondità verdi dell’Amazzonia. La narrazione originale inglese è affidata a Tom Hanks, una delle voci più iconiche del grande schermo. Oggi, però, la vera protagonista è la meraviglia.
Il Selvaggio West. Terra di pionieri, sognatori e conflitti. Di leggende come Buffalo Bill e Wild Bill Hickok. Ma anche di bisonte, aquile, serpenti a sonagli e grandi silenzi. L’Amazzonia. Un universo vivo. Un intreccio di suoni, predatori e miracoli. Dove l’aquila arpia caccia tra le cime degli alberi e le formiche legionarie avanzano come un esercito. Due facce della stessa medaglia: il rapporto tra l’uomo e la natura, tra mito e sopravvivenza.
Il primo episodio ci trascina nell’epopea dell’Ovest americano, dove la realtà storica si intreccia con il mito cinematografico. Un tempo crudele e straordinario, segnato dalla corsa all’oro, dalle carovane, dai deserti e dalle montagne maestose. Il documentario mostra la vera anima del West, lontana dalle semplificazioni hollywoodiane. E lo fa con una forza visiva devastante. Canyon infuocati. Stormi di falchi. Coloni affamati di libertà. Scopriamo anche che molte idee diffuse sono false: ad esempio, gli scontri tra pionieri e nativi furono molto meno frequenti di quanto si crede.
Una narrazione limpida, che restituisce profondità a territori spesso stereotipati. Il West diventa simbolo dell’eterna tensione tra conquista e perdita. Tra le curiosità più sorprendenti: la spinta all’espansione partì già nel 1803, accelerò dopo la Corsa all’Oro e cambiò per sempre il volto dell’America.
Il secondo episodio si sposta nella foresta pluviale più vasta del pianeta. L’Amazzonia. Un luogo sacro e fragile, che ci ricorda quanto la natura sia più grande di noi. Qui tutto pulsa: la pioggia, i fiumi, i canti degli uccelli, i predatori nascosti tra le liane. La macchina da presa segue con attenzione le lontre giganti mentre inseguono le prede, le tartarughe che sgusciano fuori dalla sabbia, le rane velenose e i giaguari silenziosi. L’Amazzonia si estende su nove paesi, ospita la metà delle foreste tropicali residue del mondo ed è oggi al centro di un delicato equilibrio climatico. Nel 1542, l’esploratore spagnolo Francisco de Orellana la attraversò per primo e la battezzò “Rio delle Amazzoni”, ispirandosi alle guerriere della mitologia greca.
Alcune sue aree sono oggi patrimonio dell’UNESCO, ma l’intera regione è minacciata da deforestazione e crisi ambientali. Guardare questo documentario significa immergersi nella bellezza, ma anche confrontarsi con la responsabilità di proteggerla.
The Americas non è solo spettacolo. È consapevolezza. È meraviglia e inquietudine, incanto e riflessione. È il tipo di racconto che ci ricorda quanto il mondo sia vasto, fragile e degno di rispetto. È ciò che la TV dovrebbe fare più spesso. Solo per oggi, venerdì 25 luglio, su Rai 2, alle 21.20: due mondi ti aspettano. Due mondi che sembrano lontani, ma parlano entrambi di noi. Non perdertelo.
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