C’è un film su RaiPlay che riunisce Fellini, Antonioni e Zavattini. E quasi nessuno lo conosce.
Tra i tanti film italiani celebrati e rivisti nel tempo, alcuni finiscono dimenticati nei cataloghi digitali, pronti a riemergere solo grazie a chi li cerca davvero. L’amore in città, disponibile su RaiPlay, è uno di questi. Un titolo che oggi scorre sotto traccia, ma che nel 1953 ha riunito dietro la macchina da presa Michelangelo Antonioni, Federico Fellini, Cesare Zavattini, Dino Risi, Alberto Lattuada, Carlo Lizzani e Francesco Maselli. Oggi un cast del genere farebbe tremare le sale cinematografiche. All’epoca, diede vita a un progetto coraggioso, fuori dagli schemi.
L’amore in città è un film a episodi, sei racconti che scavano nell’Italia del dopoguerra. Non aspettarti la classica commedia romantica. Qui l’amore è fragile, disperato, incompreso. I registi esplorano le ferite di un paese in ricostruzione e le contraddizioni di un sentimento spesso raccontato in modo superficiale. Federico Fellini firma uno degli episodi più ironici e amari: un giornalista si infiltra in un’agenzia matrimoniale per scoprire la solitudine e i sogni infranti di chi cerca l’amore tra un modulo da compilare e una foto sbiadita. Antonioni, invece, racconta senza filtri il dolore di chi ha tentato il suicidio per amore, attraverso testimonianze vere. Lattuada osserva le strade di Roma: uomini che si voltano al passaggio di una donna, inquadrati senza pietà, quasi fossero insetti sotto una lente. Dino Risi porta nelle sale da ballo popolari il battito del cuore dei giovani romani, tra timidezza e sogni di fuga. Zavattini e Maselli raccontano la struggente storia di Caterina, madre sola e disperata. Lizzani indaga sulla prostituzione romana, mostrando il volto più crudo della sopravvivenza quotidiana.
Ognuno con il suo stile, i registi raccontano un’Italia che cerca di ricostruirsi non solo nelle case e nelle strade, ma soprattutto nei sentimenti. L’esperimento è audace: cinema-verità, sguardo documentaristico e finzione si intrecciano senza mai trovare una sintesi perfetta. Ma è proprio questa imperfezione a rendere il film vivo, sincero. All’uscita il pubblico rimase spiazzato. I critici apprezzarono il coraggio del progetto, ma criticarono la disomogeneità dei toni.
Eppure, rivisto oggi, L’amore in città è un prezioso frammento di storia italiana, una fotografia onesta e senza filtri della società degli anni Cinquanta. Su RaiPlay il film è disponibile in streaming gratuito, pronto per essere (ri)scoperto. Una piccola perla che ogni appassionato di cinema italiano dovrebbe vedere almeno una volta, se non altro per assistere a uno dei pochi momenti in cui i più grandi registi del nostro paese hanno lavorato insieme, fianco a fianco.
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