Senza yacht, senza fotografi, ma solo tra scogli, cielo blu e amici veri: Roberto Landi, il personaggio interpretato da Filippo Scarafia nella fiction Il Paradiso delle Signore, ha scelto un’isola diversa da tutte le altre: l’Isola del Giglio.
Tra i profili Instagram patinati, la sua foto stona. E per questo colpisce. Lui cammina in fila con altri cinque ragazzi. Uno dopo l’altro, in silenzio. Il mare resta dietro. Davanti, solo roccia e macchia mediterranea. Una scritta bianca a mano indica: “IO, ALFO, ANGIO, PAPO, COKI”. Scarafia – o meglio, Landi per chi lo ama sul piccolo schermo – non cerca l’apparenza. Cerca il contatto con ciò che è vero. E lo trova qui, tra le coste selvagge dell’Arcipelago Toscano, dove il tempo rallenta e i telefoni smettono di suonare.
La foto, scattata su un sentiero tra le rocce dell’isola, racconta più di mille parole. C’è un senso di libertà, di disconnessione, di ritorno alle cose essenziali. Non è un caso se sempre più personaggi pubblici scelgono mete lontane dai circuiti glamour. Lontane da Capri, da Ischia, da Ponza. Più vicine a se stessi. L’Isola del Giglio non è solo un paradiso per chi ama il mare limpido. È un rifugio per chi vuole respirare, camminare, vivere senza filtri. Ed è anche, sempre più spesso, una delle destinazioni più amate dalle celebrità in cerca di autenticità. Roberto Landi ci è arrivato così: con uno zaino, un costume da bagno e un gruppo di amici. Nessuna troupe, nessun set. Solo vita vera.
Chi arriva al Giglio Porto sbarca in un quadro. Case color pastello, pescherecci, voci di bambini e profumo di fritto misto. Il tempo sembra fermarsi. Una passeggiata sul lungomare, un panino con acciughe e burro (8€), un bicchiere di Ansonaco: la vacanza inizia così. Con lentezza. Il giorno dopo si parte per le spiagge. Le Cannelle e l’Arenella sono perfette per nuotare, leggere e lasciarsi andare. Per i più curiosi, si può affittare maschera e boccaglio (10-25€/giorno) e tuffarsi tra pesci e anemoni.
Chi ama camminare può seguire i percorsi del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano. Uno dei più suggestivi? L’anello da Giglio Castello al faro di Capel Rosso: 14 chilometri di panorami mozzafiato e silenzi pieni. Costo? 8€, emozione inclusa. A Giglio Castello ci si perde tra mura antiche e vicoli stretti. Si assaggia il panficato, si beve vino dolce, si ascoltano storie di pescatori.
Il quinto giorno è quello delle barche. Si parte all’alba per scoprire calette nascoste. Il giro costa 40-60€, e spesso include snorkeling e una bruschetta a bordo. Il sesto giorno si scopre l’interno. Tra il faro del Fenaio e l’area di Scopeto, tra natura e archeologia, si cammina sotto il sole e si ascolta il vento. E poi c’è Giannutri. L’escursione perfetta per chi vuole chiudere la settimana con un piccolo viaggio nel tempo. Resti romani, scogliere selvagge, silenzio assoluto. Bastano 25-40€ per andarci e tornare.
Il Giglio è anche questo: un posto dove con pochi euro si vive molto. Pranzi in trattoria da 20-30€, cene complete da 35-50€, gelati artigianali a 4€. Per dormire? B&B da 100€, appartamenti da 150€, campeggi da 50€ a notte. Il traghetto da Porto Santo Stefano costa tra 100 e 160€ andata e ritorno per una famiglia. Una volta sull’isola, ci si muove a piedi o in bici. Nessuna auto, nessuna fretta. Roberto Landi lo sa. E per questo ha scelto di spegnere tutto. Di ascoltare il rumore dei suoi passi sulla roccia, di ridere con amici veri e di tornare alle cose che contano. Forse dovremmo farlo anche noi.
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